Hamas avrebbe consegnato in una bara a Israele i resti di un ostaggio che era già stato riportato a Tel Aviv per la sepoltura. A scriverlo è il Times of Israel. L'accordo per il cessate il fuoco firmato a Sharm el Sheikh prevedeva la restituzione di 28 salme. Su questo punto, però, ci sarebbero state delle violazioni da parte del gruppo terroristico palestinese, che non avrebbe ancora consegnato tutti i corpi. Per questo il premier israeliano Benjamin Netanyahu convocherà una riunione urgente nei prossimi giorni per valutare diverse possibili risposte ad Hamas. Tra queste potrebbe esserci l'estensione della linea gialla sotto il controllo dell'Idf.
Intanto, il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, ha negato l'accusa secondo cui il gruppo starebbe trattenendo i corpi di alcuni ostaggi pur sapendo dove si trovano. "Le affermazioni secondo cui Hamas conoscerebbe la posizione degli ostaggi sono false, soprattutto dopo l'aggressione nella Striscia che ha cambiato il volto del territorio", ha dichiarato, come riportato dai media arabi. Secondo Israele, i terroristi sarebbero in grado di localizzare i resti di 10 dei 13 ostaggi ancora detenuti a Gaza, ma starebbe scegliendo di non restituirli.
Solo nelle scorse ore, invece, Tel Aviv ha messo fine allo stato di emergenza in vigore nel sud del Paese dall'attacco del 7 ottobre del 2023. Lo ha annunciato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz. Lo stato di emergenza, come spiegato dal Times of Israel, ha consentito al Comando del Fronte Interno dell'esercito israeliano di limitare gli assembramenti e chiudere alcune aree.