Altro allarme droni nel cuore dell'Unione europea. Stavolta l'avvistamento di un drone ha costretto l'aeroporto di Bruxelles a sospendere arrivi e partenze. Poco prima delle ore 20 il drone è stato avvistato sopra l'area dell'aeroporto, ha dichiarato Kurt Verwilligen, portavoce della società di controllori di volo Skeyes, a Le Soir e "per motivi di sicurezza, tutto il traffico aereo è stato temporaneamente sospeso". Secondo Het Laatste Nieuws , diversi aerei diretti a Zaventem sono stati dirottati, in particolare all'aeroporto di Liegi. L'ultimo aereo è atterrato poco prima delle 20.
Il timore di tutti, ovviamente, è che si tratti di una operazione condotta da Mosca, in un clima di crescente tensione che va avanti da mesi. Nel frattempo, droni ucraini hanno attaccato la raffineria Lukoil-Nizhegorodnefteorgsintez, una delle principali raffinerie russe. Lo riferisce l'agenzia ucraina Unian. L'impianto, che rappresenta circa il 30% del consumo di benzina del Paese secondo Unian, rifornisce, in particolare, la regione di Mosca. "I droni kamikaze ucraini sotto il controllo degli operatori GUR del ministero della Difesa, delle Forze Armate e dell'SSO hanno effettuato un raid sulla raffineria Lukoil-Nizhegorodnefteorgsintez nella città di Kstovo, nella regione di Nizhny Novgorod della Federazione Russa", ha osservato la fonte all'agenzia ucraina.
Unian riferisce che nell'attacco, avvenuto la notte del 4 novembre, sono stati utilizzati più di 50 droni di fabbricazione ucraina. In particolare, i droni "Bober" e FP-1. Secondo quanto ha condiviso la fonte all'agenzia, l'attacco è avvenuto durante la riparazione di una colonna di distillazione adibita alla lavorazione primaria del petrolio, che era stata danneggiata in seguito ad attacchi precedenti.