L'ultimo ostacolo nella già difficilissima strada verso la pace in Ucraina è il "caso Witkoff". Secondo una conversazione telefonica rivelata dall'agenzia Bloomberg, Steve Witkoff, inviato speciale di Donald Trump, ha consigliato un consigliere di Vladimir Putin su come il presidente russo avrebbe dovuto discutere del conflitto in Ucraina con il presidente degli Stati Uniti.
La trascrizione proviene da una registrazione della conversazione del 14 ottobre tra Witkoff e Yuri Ushakov, consigliere di Putin per la politica estera, ma non ha fornito indicazioni su come sia stata ottenuta. Secondo la trascrizione, Witkoff ha dichiarato durante la chiamata di credere che la Russia, che ha iniziato la guerra in Ucraina con un'invasione su vasta scala nel febbraio 2022, "abbia sempre desiderato un accordo di pace" e di nutrire "il più profondo rispetto per il presidente Putin".
L'inviato statunitense ha consigliato a Ushakov di lusingare Trump durante una prossima chiamata sul cessate il fuoco recentemente concluso a Gaza, dicendogli "che lo rispetta come uomo di pace ed è veramente soddisfatto" del risultato. Witkoff ha anche suggerito di elaborare un piano di pace in 20 punti per l'Ucraina, "proprio come abbiamo fatto a Gaza", e ha esortato Putin a sollevare la questione con Trump." Penso che il presidente mi darà ampio margine di manovra e discrezionalità per raggiungere un accordo", ha detto Witkoff a Ushakov, secondo Bloomberg.
La telefonata tra Trump e Putin ha poi avuto luogo il 16 ottobre. Il presidente degli Stati Uniti l'ha descritta come "molto produttiva" e successivamente ha messo in discussione l'iniziativa di Kiev di acquisire missili Tomahawk, appena un giorno prima di ospitare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca. La conversazione telefonica tra Witkoff e Ushakov sembra essere all'origine di una proposta in 28 punti sostenuta da Trump e pubblicata il 21 novembre, considerata favorevole a Mosca per aver chiesto significative concessioni territoriali all'Ucraina e l'impegno a non aderire alla Nato.
Da allora, la proposta è stata modificata in una nuova versione che Kiev ha descritto come "significativamente migliore" per gli interessi dell'Ucraina. Witkoff discuterà presto questa nuova versione con Putin a Mosca. Trump ha affermato che "restano solo pochi punti di disaccordo". Dopo la pubblicazione di Bloomberg, Trump ha dichiarato ai giornalisti di non aver ascoltato la registrazione, definendola "una tattica negoziale standard". Alla domanda se fosse preoccupato che Witkoff fosse troppo filo-russo, il repubblicano ha fatto riferimento al costo umano del conflitto. "Guardate, questa guerra potrebbe durare anni. La Russia ha molti più uomini e soldati, quindi penso che l'Ucraina debba raggiungere un accordo", ha detto il presidente.
"E' una cosa normale - è stato il commento di Trump -. Deve vendere questo all'Ucraina, deve vendere l'Ucraina alla Russia. E' quello che fa un mediatore. Non l'ho sentita, ma ho sentito dire che si tratta di una negoziazione normale. E immagino che stia dicendo la stessa cosa all'Ucraina, perché entrambe le parti devono dare e ricevere".
Da più parti si sono sollevate critiche a Witkoff, con tanto di richieste di siluramento. Richieste che secondo Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, “mirano principalmente a interrompere quelle tendenze, per ora modeste, verso una soluzione attraverso negoziati di pace". "Certamente - ha aggiunto lo strettissimo collaboratore di Putin in un'intervista con il giornalista del VGTRK Pavel Zarubin -, emergeranno molte persone che non si fermeranno davanti a nulla per interrompere questo processo. Probabilmente la parola 'rispettabilità' non dovrebbe più essere usata in relazione ai media occidentali".