La direttiva

Auto, yacht e jet privati nel mirino: scattano le segnalazioni all'Europa

Occhi puntati sui beni di super lusso. Nella sesta direttiva anti-riciclaggio discussa dal Parlamento europeo, dal Consiglio dell'Ue e dalla Commissione europea anticipata da ItaliaOggi, ci sono novità importanti: yacht, jet privati e auto di lusso saranno segnalati contro il riciclaggio di denaro sporco.

"Durante l'atto di acquisto, i notai dovranno segnalare il valore dei beni di superlusso all'Unità di Informazione Finanziaria del proprio paese che a sua volta scambierà le informazioni con le autorità degli altri paesi dell’Unione europea. Anche i dati sui titolari effettivi degli immobili dovranno essere accessibili alle autorità, così come le informazioni sui beni presenti nelle zone franche", si legge nell'articolo.

 

 

Il testo definitivo deve ancora essere approvato prima della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Ma per quanto riguarda la segnalazione dei beni di lusso, "il Parlamento europeo chiedeva l'istituzione di un registro dei titolari effettivi di tali beni, un'ipotesi scartata a causa della complessità nell'implementare tale sistema. Si prevede, invece, la segnalazione degli aeromobili non commerciali e delle imbarcazioni non commerciali durante l'atto di acquisto, se questi superano il valore di 7,5 milioni di euro. Nel caso delle automobili di lusso, tale valore scende a 250.000 euro".

Si prevede inoltre che "i registri dei titolari effettivi (si ricorda che quello italiano non è ancora operativo) dovranno essere istituiti in formato digitale e leggibili in modo meccanico, al fine di automatizzare i controlli, in merito ai costi dell’accesso delle informazioni al registro, gli stati membri dovranno limitarli 'allo stretto necessario'".

 

 

"Gli Stati membri assicurano che qualsiasi persona fisica o giuridica che possa dimostrare un interesse legittimo abbia accesso alle informazioni contenute nei registri dei totali effettivi. Tra le persone fisiche o giuridiche che hanno un legittimo interesse ad accedere alle informazioni rientrano i giornalisti e le organizzazioni della società civile coinvolte nella prevenzione e nel contrasto del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo e le persone che potrebbero effettuare transazioni con una persona giuridica e gli istituti e le autorità finanziarie".