"Il Viagra è il simbolo del turbocapitalismo". Ne è convinto Diego Fusaro, che a La Zanzara su Radio 24 parla di ses*** con Giuseppe Cruciani e David Parenzo. Quando i due conduttori gli offrono un paio di pilloline blu per risolvere la sua presunta inappetenza sotto le lenzuola, il filosofo più amato da certi sovranisti italiani la prende sul personale. Leggi anche: "Lui vergine? Ma se...". Fusaro smascherato, la Dago-bomba: ecco la sua prima fidanzata "Mah, ringrazio per il gentile dono. Tuttavia non saprei come giovarmi di questo dono nella misura in cui non ne faccio uso, non v'è bisogno. Questa pratica rientra appieno nell'ordine della modernità turbocapitalistica che, come insegna Nietzsche, si fonda sulla volontà di potenza che sempre vuole infinitamente auto-potenziarsi. Quindi assume il principio di prestazione, di infinito potenziamento come propria base. E questo non va bene". Meglio, spiega, la "giusta misura aristotelica". E se "non tira", allora meglio ricorrere a un rimedio naturale, della nonna: "Per esempio cospargere con il miele, scrive Democrito. Si può ricorrere a pratiche di potenziamento, ma sempre all'interno di un ordine naturale".