Quando si dice la coerenza. Ilaria Salis "è una di quelle che ha criticato duramente le nozze del sior Bezos a Venezia e vende il suo libro su Amazon". Lo sottolinea Giuseppe Cruciani in un suo intervento a La Zanzara, il programma che conduce su Radio 24 insieme a David Parenzo. "Dove sta la coerenza? Dovreste nascondervi", incalza il giornalista allargando il campo a tutta la sinistra.
Come ricordato da un articolo di Libero, l'europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra non è l'unica anti-Bezos caduta in contraddizione. Da Andrea Scanzi a Beppe Servergnini, infatti, sono in tanti i critici del matrimonio extra-lusso tra Jeff Bezos e Lauren Sanchez in Laguna a usufruire dei servizi di Amazon, il colosso delle vendite online (e non solo) fondato proprio dal miliardario americano.
Per la Salis, in ogni caso, è stato un weekend intenso. Mentre a Venezia i suoi compagni dei centri sociali del Nord-Est si sono dati un bel daffare per cercare si sabotare le inaccettabili nozze capitaliste a suon di carnevalate in piazza e sui social, il pensiero dell'attivista antifascista non poteva non essere a Budapest, la stessa città in cui secondo la giustizia ungherese avrebbe partecipato al pestaggio di un militante di estrema destra. Per questo era finita in carcere e rischia ancora di venire condannata. Anche per questo, troppo pericoloso partecipare insieme a Schlein e Calenda al Gay Pride, corteo per i diritti civili degli omosessuali letto da tutti anche come una sfida al premier magiaro Viktor Orban. Vale a dire, il nemico pubblico numero 1 di Ilaria.
"Io purtroppo non potrò essere a Budapest oggi. Come sapete, è in corso la procedura sulla richiesta di revoca della mia immunità parlamentare, avanzata dal regime ungherese. Temo ritorsioni e strumentalizzazioni, non solo contro di me, ma anche contro chi si trova in una condizione oggi molto più vulnerabile", ha scritto sabato la Salis su Facebook. "Il mio pensiero più affettuoso va a Maja. Persona non binaria rinchiusa in un carcere che tenta di calpestarne l'identità, governarne il corpo, annientarne la mente - aggiunge Salis -. Sottoposta a un processo farsa, chiaramente politico e vendicativo, orchestrato contro chi è antifascista e straniero, per infliggere una pena esemplare. Forza Maja, continua a resistere. Questa giornata di ribellione, libertà e amore è anche per te. Tutta la mia solidarietà, tutta la forza a chi oggi scenderà in strada a Budapest".