Ha cambiato idea da quanto non molto tempo fa diceva che "la satira non ha limiti". Sergio Staino ora pensa che qualche paletto se lo deve mettere: "Ho sbagliato anche io in passato, esagerando per esempio quando tirarono le monetine a Craxi. Oggi questo montare del populismo deve farci riflettere". Staino, in una intervista a La Stampa si dice "amareggiato per la presa in giro di Maurizio Crozza a Michele Serra. Mi ha colpito". Leggi anche: "Siamo appesi a uno che...". Crozza su Fico, la fucilata definitiva ai 5 Stelle "E' stato un grande scivolone di Crozza", continua: "A me piace molto, anche se non nasconde le sue simpatie grilline, ma questa è una cosa da rispettare. Ognuno ha le sue opinioni", "lo adorerò sempre per come ha dipinto Ingroia, facendo capire con la presa in giro che tipo di giudice era. Ma l' altra sera non mi è piaciuto l'attacco a Serra. Crozza è stato velenoso, cattivo, scivolando sul personale, andando a colpire gli affetti, la moglie, il lavoro della moglie. Ma perché?". Insomma "Crozza è stato un bullo con Michele Serra. L'interpretazione che ha dato dell'editoriale di Serra è stata molto forzata in un senso che sicuramente Serra non voleva. Quando tu valuti una persona, devi tenere conto della sua storia, del suo passato"