Non c'è niente da fare, a sinistra sembrano particolarmente allergici al confronto democratico. Sulle pagine di Repubblica, Michele Serra si è lasciato andare a un sermone contro Atreju, e quindi contro Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni. Secondo l'editorialista la festa, che si svolgerà a Roma dal 6 al 14 dicembre, sarebbe una sorta di ammucchiata. Il motivo? Perché - come spiega nella sua "Amaca" - tra gli invitati spiccano esponenti della politica - destra, sinistra, centro -, dell'imprenditoria, del giornalismo, dello spettacolo, etc.
Per Serra, quella che era "nata come adunata di irriducibili arditi, pochi ma tosti, pochi ma neri" - figurati se non tirava in ballo anche il fascismo -, è diventato un evento allo stregua del Meeting di Rimini "ma con minore focalizzazione sul business e la produttività". L'editorialista di Repubblica si è chiesto addirittura se fosse un bene che destra e sinistra, politica e società civile si confrontino: "Ci si domanda se sia un bene o un male, questa ammucchiata pacifica, anzi paciosa".
Fratelli d'Italia ha deciso di rispondere all'attacco grottesco di Michele Serra. "A sinistra, lo ribadiamo, hanno un problema con la parola confronto - il post su X -. Non sopportano l’idea che sia un partito di destra a organizzare una manifestazione aperta a tutti e si sbizzarriscono nel connotarla negativamente. L’ultima arriva da Serra: storpia il nome ('a’Trejuuu') e la definisce un’ammucchiata. D’altronde, a sinistra, il motto è sempre lo stesso: se non puoi batterli, denigrali. Michele avanti, c’è posto anche per te".
A sinistra, lo ribadiamo, hanno un problema con la parola confronto. Non sopportano l’idea che sia un partito di destra a organizzare una manifestazione aperta a tutti e si sbizzarriscono nel connotarla negativamente.
— Fratelli d'Italia (@FratellidItalia) December 4, 2025
L’ultima arriva da Serra: storpia il nome (“a’Trejuuu”) e la… pic.twitter.com/AUJQ9quadO