"Quelli che mi hanno tacciato di essere razzista e che saranno perseguiti in tutte le sedi con tutte le mie risorse, sono gli unici veri razzisti, dittatori e pericoli per la libertà di opinione". Paolo Bargiggia non ci sta. Così, su Twitter, replica dopo gli insulti che sono arrivati dopo il suo tweet pro-Croazia. Che recitava: "Una nazionale completamente autoctona, un popolo di 4 milioni di abitanti, identitario, fiero e sovranista: la Croazia, contro un melting pop di razze e religioni, dove il concetto di nazione e Patria è piuttosto relativo: la Francia. Io sto con la Croazia". Un messaggio che aveva suscitato la reazione di Mediaset. "Tgcom24.it e Sportmediaset.it si dissociano fermamente dalle affermazioni, dal tenore e dal contenuto razzista pubblicate da Paolo Bargiggia sul suo account personale di Twitter, in particolare quelle legate alla finale mondiale tra Francia e Croazia”. Bargiggia aveva contro-replicato: "Purtroppo per i signori del comunicato segnalo che in Italia non è previsto il reato d'opinione, che la parola razza è contemplata dalla Costituzione e che il mio tweet non aveva contenuti razzisti. Mi riservo di tutelare la mia immagine nelle competenti sedi". E oggi rincara la dose, dando dei "dittatori" a chi non accetta un pensiero diverso dal suo. Per approfondire leggi anche: Bargiggia contro fan di zingari e gay Quelli che mi hanno tacciato di essere razzista e che saranno perseguiti in tutte le sedi con tutte le mie risorse, sono gli unici veri razzisti, dittatori e pericoli per la libertà di opinione. https://t.co/LO1TbrnBzz— Paolo Bargiggia (@Paolo_Bargiggia) 18 luglio 2018