Un caso che sembrava essere chiuso, si è riaperto grazie ai progressi realizzati dalla ricerca nel campo dell’investigazione. Si tratta dell’omicidio di una ragazza austriaca di 18 anni, Ulrike Reistenhofer, uccisa a colpi di spranga nel 1998 sulla riva del fiume Rienza, nella provincia di Bolzano, in Alto Adige. Il suo assassino, sconosciuto fino ad oggi, potrebbe essere lo stesso che ha ucciso altre due ragazze, sempre a colpi di spranga: Lucile Klobut, di 20 anni, assassinata nel 2014, nel Tirolo austriaco e Caroline Gruber, di 27 anni, uccisa a Endingen in Germania. Grazie al confronto del Dna, si è riusciti a scoprire che il killer delle due ragazze è lo stesso. Come riporta Il Giorno, gli inquirenti hanno deciso di tornare sul caso irrisolto del 1998: sono quindi andati a Bolzano a prendere i campioni di Dna dell’assassino, estrapolati recentemente dalle tracce organiche presenti sul cadavere, per compararli con il campione rilevato sulla scena del crimine degli altri due casi simili. La polizia tedesca, insieme a quella austriaca e italiana, ha diffuso l’identikit del killer: un uomo tra i 50 e 55 anni, alto circa 1 metro e 80, capelli scuri lisci di media lunghezza con la riga al centro e occhiali da vista. Secondo gli inquirenti, l’assassino potrebbe essere un camionista: il corpo di Ulrike, infatti, proprio come gli altri due, fu trovato sulla rotta di transito dei Tir e l’arma del delitto corrisponde ad un tubo di ferro utilizzato per la manutenzione proprio di questi mezzi. L’esito del nuovo confronto del Dna arriverà a breve e poi si scoprirà se si tratta davvero di un serial killer che colpisce a distanza di anni e in luoghi differenti, anche molto lontani tra loro. Tutte e tre le ragazze sono state ammazzate in modi simili: con un oggetto pesante della stessa tipologia e nello stesso giorno della settimana, la domenica.