"Come togliere sangue dal materasso" e "come avvelenare una persona". Sono le ricerche effettuate su Google da Giada Crescenzi, la 31enne accusata dell'omicidio della suocera Stefania Camboni, accoltellata mentre dormiva nella sua abitazione. L'efferato omicidio è avvenuto in un villino a Fregene, nel comune di Fiumicino in provincia di Roma. La donna, fermata ieri sera prima della mezzanotte, secondo i carabinieri del nucleo investigativo di Ostia, coordinati dalla procura della Repubblica di Civitavecchia, deve rispondere di omicidio aggravato dalla minorata difesa e di abuso di relazioni domestiche e di ospitalità.
"Si è trattato di un omicidio brutale, avvenuto nel sonno e con premeditazione, lo confermerebbero le ricerche fatte sul web dalla persona fermata. Escludiamo il furto in casa. Attendiamo i riscontri degli ulteriori esami e della autopsia ed alla quale parteciperemo con il nostro consulente per ricercare conferme ulteriori all’ipotesi del PM sulle modalità di aggressione ed ora della morte". Così l'avvocato Massimiliano Gabrielli, legale di parte civile dei figli e della sorella di Stefania Camboni.
L'autopsia, dopo il conferimento dell'incarico al medico legale avvenuto oggi in procura a Civitavecchia, verrà effettuata domani all'istituto di medicina legale della Sapienza, in piazzale del Verano a Roma. Domani, nel carcere romano di Rebibbia, dove è stata portata la ragazza fermata, si terrà la convalida del fermo.