Il discorso di Francesco Totti in mezzo a un Olimpico strapieno per il suo addio al calcio, ha fatto venire i brividi a molti. "Ora vi prego di starmi vicino, ho bisogno di voi", ha quasi implorato i suoi tifosi il 40enne più famoso d'Italia, ormai ex capitano della Roma. Nessuna ironia: di punto in bianco si è ritrovato senza pallone, con un futuro da ricchissimo pensionato ma senza certezze, con tre figli e una moglie come Ilary Blasi che continuerà a lavorare come una matta in tv. In una parola, più solo. La sua paura non è semplice crisi di mezz'età. Da un nuovo studio americano sembra che Er Pupone si sia comportato esattamente come i suoi coetanei. Secondo una statistica del Dipartimento del Lavoro americano, è emerso che più si invecchia più si rimane soli, come riporta il Corriere della Sera. Infatti, già dopo i 30 anni sembra che si riduca il tempo passato con amici, parenti, mentre si alza il livello di quello passato con i figli. Dopo i 60, invece, si tende a smettere di uscire con i colleghi per trascorrere del tempo con il compagno o la compagna. Il giro di boa si attraversa a 40 anni quando si inizia a passare molto tempo con noi stessi. Secondo Linfa Carstensen, una psicologa dell'Università di Standford, i più anziani hanno meno stress dei più piccolini. La motivazione è ricollegabile alla soddisfazione che si trae dalla qualità , e non dalla qualità, delle relazioni. La chiave per avere una vita felice è, dunque, avere un piccolo circolo di persone che ci sostengono e che ci assicurano di avere relazioni di qualità. Anche se il 43% degli adulti intervistati nel 2012 dall'Università della California si è definito solo.