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Casaleggio smentisce se stesso: "Il mio nuovo libro? Una p..."

di Eliana Giusto domenica 27 dicembre 2015

2' di lettura

"Noi vogliamo vincere. Roma è una tappa obbligata prima del governo. Un banco di prova. Se avessimo paura di governare Roma non potremmo neppure pensare di voler governare il Paese". Lo dice Gianroberto Casaleggio del Movimento 5 Stelle, in un'intervista al Corriere della Sera, in merito alle prossime amministrative nella Capitale. "Abbiamo identificato dieci aree di intervento per la città di Roma - spiega Casaleggio riguardo al metodo per selezionare i candidati - la cui priorità sarà decisa con una votazione online. Sulle prime tre interverremo immediatamente dopo le elezioni. Da qui partiremo per un percorso di partecipazione, che si articolerà sia online sia con incontri in cui iscritti, comitati di quartiere, associazioni, organizzazioni attive sul sociale si confronteranno per poter avanzare proposte e priorità. Il candidato sindaco e la lista comunale saranno infine scelti online dagli iscritti di Roma". Su Consulta e Rai, dice Casaleggio, "credo che alla fine possa essere considerato un buon accordo, frutto di un confronto da parte nostra chiaro e trasparente con le altre forze politiche". "Ci sono situazioni che richiedono decisioni continue e veloci, per ora ancora impraticabili con il web. In ogni caso il gruppo parlamentare ha discusso e approvato le scelte a maggioranza". Per il suo ultimo libro Veni Vidi Web ci sono state polemiche, ma Casaleggio chiarisce: "Il libro riprende alcuni capitoli pubblicati anni fa su libri che non sono più in commercio, più qualche contributo recente tratto dal blog". Si parla di ipermercati rasi al suolo, di rieducazione forzata, di gogna pubblica, di stop alla caccia, di chiusura per parrucchieri e macellerie, di ministeri della Pace: "Quelle sono provocazioni e non un programma di governo. Però chi non vorrebbe un Ministero della Pace?".

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