Per dire. Massimo D’Alema, giovedì pomeriggio, ha partecipato ai lavori della direzione del Partito democratico, la prima dell’era renziana. Assente, invece, Walter Veltroni. Ovviamente la defezione si è fatta notare, dato che l’ex sindaco di Roma ha sostanzialmente aderito alla corrente del rottamatore Matteo Renzi. Eppure per gli osservatori più attenti non si sarebbe trattato di una defezione polemica, ma di un’assenza tattica. Stando ai rumors capitolini, puntualmente rilanciati e ben conditi da Dagospia, Walter Veltroni potrebbe essere il prossimo presidente della Rai. Una indiscrezione confermata dal fatto che l’attuale presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, come ha raccontato Libero giovedì, oltre ad essere in rotta di collisione con il direttore generale, Luigi Gubitosi, sarebbe stufa del ruolo marginale assegnatole dalla governance dell’azienda. Per Veltroni, ovviamente, si tratterebbe di coronare l’aspirazione di una vita, essendo figlio di Vittorio Veltroni, radiocronista Eiar e poi dirigente della Rai scomparso quando Walter aveva un anno, riscattandosi poi a reti unificate dalla rottamazione. Il suo arrivo a viale Mazzini potrebbe anche coincidere con l’uscita dell’attuale direttore generale, in corsa per una delle tante poltrone delle aziende controllate dallo Stato, posizione per la quale si fa anche il nome di Nino Rizzo Nervo. Per il centro sinistra a trazione renziana si tratterebbe di una vera e propria ripresa di viale Mazzini. Alla faccia di chi vuole i partiti fuori dalla Rai. di Enrico Paoli