L’avvocatessa Amal Alamuddin, moglie di George Clooney, si è presentata stamattina alla Corte europea dei diritti dell’uomo per difendere il governo armeno in un caso relativo alla negazione del genocidio armeno, di cui quest’anno ricorre il 100esimo anniversario. "È un onore essere in tribunale per difendere l’Armenia", ha detto Clooney, la cui presenza a Strasburgo ha attirato grande attenzione sul caso, con oltre 60 giornalisti accreditati. Il caso di cui si occupa la Corte riguarda il politico nazionalista turco Dogu Perincek, condannato in Svizzera a 2.500 euro di multa o 30 giorni di prigione per avere negato il genocidio armeno. In una precedente sentenza, la Corte europea per i diritti dell’uomo aveva stabilito che la Svizzera aveva condannato l’uomo ingiustamente violando l’articolo sulla libertà di espressione della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. "La Grande Camera del tribunale dovrà correggere la sentenza precedente", ha detto Amal Alamuddin, aggiungendo che esistono numerose prove delle "atrocità commesse contro gli armeni" nel 1915 per mano dei ’Giovani turchi' nell’impero ottomano.