CATEGORIE

Maurizio Belpietro: "Trasferiamo la capitale a Berlino"

di Matteo Legnani domenica 30 agosto 2015

4' di lettura

Ho una proposta: possiamo trasferire la capitale a Berlino? Tanto, già ora, le cose grosse si decidono lì, quindi meglio prendere atto che siamo una provincia dell' impero tedesco e adeguarci. Ieri a casa della Merkel si è tenuto il vertice bilaterale con Hollande per discutere le misure urgenti da adottare per fronteggiare l' immigrazione: a Berlino, non a Roma o ad Atene che sono più esposte al fenomeno o a Bruxelles. Qualche giorno fa stessa scena: il Bundestag, cioè il Parlamento crucco, ha dato via libera all' accordo con la Grecia; il nostro invece era in vacanza e a nessuno è venuto in testa di consultarlo per chiedergli un parere, non dico vincolante ma neppure consultivo. Eppure, anche noi abbiamo cacciato i soldi per salvare i greci, dunque avremmo titolo per metterci il becco. Prima ancora, nella capitale tedesca c' era stato l' incontro a quattrocchi tra la Cancelliera e Tsipras, mentre con Renzi non c' è stato neppure quello a quarantotto occhi. Quanto agli appuntamenti tra la donna forte dell' Europa e l' uomo debole dell' Eliseo (per le gonnelle ovviamente) non si contano neanche più: il penultimo che si ricordi risale ai primi di luglio, quando i due si diedero appuntamento per discutere della crisi Ucraina, come se la faccenda riguardasse solo loro e non anche noi che a causa delle sanzioni alla Russia ci abbiamo rimesso milioni. Dunque, dato che ormai l' Europa a due velocità esiste, nel senso che Germania e Francia sono avanti un chilometro rispetto al resto del continente e noi inseguiamo, facciamola finita con Roma Capitale per passare a Berlino Capitale. Sarà meno affascinante, meno carica di storia e meno eterna come città, ma avremmo svariati vantaggi. Pensate: in un colpo solo ci libereremmo di Ignazio Marino, lasciandolo a svacanzare in America, e risolveremmo i problemi del magna magna del Campidoglio, perché senza il formaggio dei soldi e della politica anche i topi di Mafia capitale emigrerebbero. A questo punto che ci importerebbe dei Casamonica e dei loro funerali da operetta, con la banda, la musica del «Padrino» e le catene d' oro al collo: sarebbe affare dei tedeschi. I quali, essendo stati capaci di unificare la Germania facendone pagare il costo al resto d' Europa, figurarsi se non riuscirebbero a unificare un po' di uffici per risparmiare. Perfino il Giubileo non rischierebbe il disastro: altro che prefetto Gabrielli e anticorruzione di Cantone, der kommisariat metterebbe tutti in riga. Del resto, meglio fare il gran passo ora, che non siamo ancora alla canna del gas, piuttosto di aspettare e svenderci a pezzi, come pare avere intenzione di fare il governo. Che senso ha infatti mettere in mano ai tedeschi le sole redini del Museo degli Uffizi o delle principali aziende del Paese, tipo l' Italcementi? Diamo subito loro le chiavi di casa, ossia di Roma, e facciamola finita. Se no si finisce come la Grecia, che a forza di voler fare la preziosa e non pagare i debiti è stata costretta a vendere alla Germania gli aeroporti per un tozzo di pane. Per altro, la Cancelliera ce l' abbiamo già tra i piedi tutti gli anni, Expo compreso, e dunque non farebbe differenza. Quando c' è da rilassarsi infatti Angelona Merkel sceglie sempre l' Italia, dividendosi tra l' Alto Adige e Capri, perciò anche da quel punto di vista si potrebbe risparmiare, offrendole una vacanza Alpitour all' anno, che magari aprirebbe il varco a una bella calata dei crucchi durante le ferie, cosa che farebbe la differenza per il nostro turismo. Insomma, io vedo i lati positivi della faccenda. Se poi a qualcuno risulta insopportabile l' idea di entrare a far parte del Sacro tedesco impero e di essere governati da un borgomastro socialdemocratico invece che da un chirurgo socialcomunista, allora non resta che darci una mossa e svegliarci, a cominciare proprio dall' argomento di cui hanno discusso Merkel e Hollande ieri, ossia l' immigrazione. Inutile pensare che le castagne dal fuoco ce le cavi l' Europa, ossia Germania e Francia, le quali hanno già gli immigrati loro. Se vogliamo non essere travolti dall' ondata di clandestini e profughi che si rivoltano per la pizza, bisogna svegliarci. Primo: dobbiamo ridurre a pochi giorni, mentre ora servono mesi se non anni, le procedure di accettazione della domanda di asilo. Secondo: i profughi devono essere accolti e gli altri, clandestini in cerca di fortuna, rimandati a casa. Non può esistere un' accoglienza indiscriminata. Che arrivi a piedi o in barca, chi non ha diritto ad entrare in Italia deve tornare a casa propria e se non lo si può fare all' istante, perché non ha i documenti, dev' essere trattenuto (ossia dev' essergli impedito di andare a spasso per l' Italia) nei centri di espulsione. Punto. Altro da fare non c' è. Del resto, questo è ciò che capiterebbe a qualsiasi italiano che, senza soldi e senza dare prova di avere un tetto e qualcuno in grado di ospitarlo, provasse a trasferirsi in un Paese fuori dalla Ue. Non solo: sarebbe anche quello che farebbe la Germania se anziché avere Roma come Capitale avessimo Berlino. di Maurizio Belpietro

Univ-Censis La classifica delle città meno sicure: le prime 4 a guida Pd

Clamoroso Roma, alla mostra pesta l'orso. Ma... chi c'era dentro

L'affondo Luciano Spalletti stronca Ilary Blasi: "Una piccola donna"

tag

La classifica delle città meno sicure: le prime 4 a guida Pd

Roma, alla mostra pesta l'orso. Ma... chi c'era dentro

Luciano Spalletti stronca Ilary Blasi: "Una piccola donna"

L. P.

Roma, tenta di scavalcare la recinzione fuori dal Colosseo ma resta infilzato

DEKRA entra nel campionato del Mondo FIM MotoE™️ al fianco del team SIC58 con il pilota Raffaele Fusco

DEKRA annuncia con entusiasmo la nuova partnership siglata con la squadra corse SIC58 di Paolo Simoncelli, entrando nel ...

"The Couple" si ferma: l'intero montepremi sarà devoluto all'ospedale pediatrico Gaslini di Genova

The Couple, il reality game di Canale 5 dedicato alle dinamiche di coppia, da oggi si interrompe con un gesto concreto d...

"Il gatto dai sette nomi", il libro del pet creator Federico Santaiti

Da martedì 27 Maggio sarà disponibile in fisico in tutte le principali librerie e in digitale “Il Ga...

Riflettori accesi sul festival La Nueva Ola e il Premio IILA-Cinema. Coinvolta anche l'Università La Sapienza di Rom

Sold out durate tutte le proiezioni del festival La Nueva Ola, capace di raccontare storie che contano puntando anche al...
Annamaria Piacentini