Prende a pugni un orso gigante alla mostra Art of Play a Roma non sapendo che in realtà dietro quella maschera c'è un'attrice. L'uomo, un visitatore sulla cinquantina, come si vedrebbe anche nelle immagini delle telecamere di sorveglianza, sarebbe entrato nella sala accompagnato da una donna e subito si sarebbe avvicinato alla mascotte sferrandole un pugno su un lato del volto. La donna che era all'interno, poi, è stata ricoverata in ospedale e dimessa con due mesi di prognosi e danni a lungo termine.
"È stato come un terremoto - ha raccontato la vittima dell'aggressione a Fanpage.it -. Io sono caduta giù e ho iniziato ad urlare. Mi sono molto agitata anche perché sotto al costume da teddy indossavo gli occhiali, che si sarebbero potuti rompere. Cosa che, fortunatamente, non è successa". Solo in quel momento l’uomo ha capito che all’interno dell’orso non c’era un manichino ma una persona reale: "Non sapevo ci fosse dentro una persona, ma non è scritto da nessuna parte!", avrebbe detto preoccupato.
L’episodio è avvenuto all’interno della mostra immersiva organizzata da Postology Srl, ospitata in una sede comunale di Roma. L’attrice indossava il costume da orso rosa, noto come Teddy degli abbracci, un’installazione pensata per interagire con il pubblico. Il giorno dell’aggressione, il 13 aprile, la sala era quasi vuota. "Non c'era quasi nessuno - ha spiegato la donna - poi sono entrati loro. Varcata la soglia, la donna ha iniziato a riprendere l'uomo. Si è avvicinato con calma. Indossando il pupazzo riuscivo a vedere tutto frontale, ma non ai lati. E mi ha sferrato un cazzotto".
Sulle ferite riportate, invece, ha detto: "Cinque giorni dopo le ferite si sono sgonfiate, ma ho continuato a stare male. Nausea, dolore alla tempia e all'occhio, giramenti di testa. Così sono tornata in ospedale, al Gemelli, e dopo una visita maxillo-facciale mi hanno dato due mesi di prognosi, ma dovrò continuare a fare altre visite. La prossima, ad esempio, è dall'otorinolaringoiatra".
Il caso, poi, ha sollevato gravi criticità sul piano dei diritti dei lavoratori. Secondo quanto riferito dalla Cgil, che ora assiste la performer, il giorno dell’aggressione l’attrice avrebbe lavorato senza avere un contratto. Mentre in precedenza le sarebbe stato riconosciuto un contratto di un mese come hostess. "Stipulano spesso contratti di collaborazione coordinata e continuativa, o occasionale, validi soltanto per brevi periodi - hanno spiegato dalla Cgil - Nel giorno in cui è avvenuta l'aggressione, ad esempio, l'attrice non era coperta da alcun contratto".
Guarda qui il video dell'aggressione
Riceviamo e pubblichiamo:
L'organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l'episodio recentemente avvenuto presso l'esposizione in corso a Roma.
Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l'ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell'episodio. L'organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori.
Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata.