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Lega Nord, niente eurogruppo: Salvini e Le Pen confinati al gruppo misto

di Andrea Tempestini domenica 29 giugno 2014

2' di lettura

Per Matteo Salvini dopo il successo alle elezioni Europee arriva la prima sostanziale sconfitta. Tempo scaduto per lui e per Marine Le Pen. I nuovi gruppi dell'Europarlamento avrebbero dovuto dichiarare entro le 9 di ieri, martedì 24 giugno, la loro composizione. Ma non è arrivata alcuna comunicazione, non si è presentato nessuno: né Salvini né la Le Pen. Dunque non sono stati raccolti i parlamentari da sette Stati differenti, così come richiedono le regole per la formazione di un gruppo autonomo a Bruxelles e Strasburgo. Salvini deluso - Un brutto colpo, per la Lega Nord, che al pari del Front National, ad ora, viene confinata a un ruolo residuale nelle sedi continentali: con tutta probabilità al gruppo misto, che in Europa non conta nulla. Inoltre, poiché non vi è alcuna formazione di riferimento, quasi sicuramente la Lega Nord e il Front National saranno esclusi dalla ripartizione degli incarichi di controllo. Fuori da tutte le stanze dei bottoni, dunque. Salvini non nasconde la delusione: "Mi spiace che a Bruxelles non siamo ancora riusciti a formare un gruppo - spiega su Facebook -. Evidentemente non tutti hanno il coraggio di sfidare i poteri davvero forti di finanza, banche e massoneria, ma noi non ci arrendiamo, anzi combatteremo ancora più convinti". L'accusa di Matteo - Il leader del Carroccio, poi, davanti ai microfoni, si lascia andare anche a un piccolo sfogo: "Abbiamo detto tanti no, siamo stati molto selettivi, io sarei stato più aperto". Il riferimento è ai veti posti da Marine Le Pen su diversi papabili alleati che sarebbero stati funzionali a raccogliere europarlamentari da sette Stati diversi. Eppure poi Salvini aggiunge che "Marine non sbaglia mai", e che semmai la colpa "è del sistema mediatico e politico, siamo stati il gruppo più ostacolato della storia. Il timore è che ci sia un'opporizione seria, non come quella del M5s, quindi, che sta facendo fare le carte false da chi ha più soldi di noi". Un riferimento, quest'ultimo, a Nigel Farage, l'alleato di Beppe Grillo che nel corso della "campagna acquisti" per la composizione dei gruppi ha strappato una parlamentare neo-eletta proprio dal Front National, Joelle Bergeron.

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