Cagliari, 27 apr. - (Adnkronos) - Un sacco di plastica chiuso con all'interno ossa umane. La macabra scoperta l'ha fatta ieri un pensionato di 67 anni a Settimo San Pietro (Ca) in una sua casa completamente diroccata, alla quale tutti avevano accesso, che ha deciso di demolire e ricostruire. Quando ha fatto la ricognizione nel rudere ha notato un sacchetto di plastica con all'interno parti di uno scheletro. Ha chiamato subito i carabinieri del paese che sono andati sul posto a verificare insieme ai colleghi della compagnia di Quartu. Le ossa, non si tratta di uno scheletro completo, sono contrassegnate da una lettera maiuscola con le iniziali del nome anatomico dell'osso: T per tibia, C per cranio, F per femore, fatto che fa pensare ai carabinieri che si tratti di ossa trafugate da un istituto di medicina legale o da un cimitero, forse da uno studente di medicina che poi, dopo averle studiate, le avrebbe abbandonate. I reperti anatomici potrebbero essere datati, secondo il primo esame, ad oltre 50 anni fa, ma sono ora sotto le analisi dei Ris di Cagliari. I carabinieri comunque hanno dato notizia al magistrato e avviato le indagini, ma sembrerebbe non esserci alcun giallo. Le lettere che contrassegnano le ossa dimostrerebbero che potrebbero essere state usate per studi e non sono segnalate persone scomparse.