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De Magistris da pm a indagatoper le "buche" della sua Napoli

Il sindaco è accusato di attentato alla sicurezza stradale e di omissione di atti d'ufficio. I conti della città sono in rosso, ma lui premia il suo staff con 50mila euro
di Ignazio Stagno domenica 5 maggio 2013

2' di lettura

  di Ignazio Stagno E alla fine chi è giustizialista finisce per essere giudicato. E'la sorte che toccherà al sindaco di Napoli Luigi De Magistris. L'ex pm ora sarebbe indagato. Un'inchiesta portata avanti dalla procura partenopea sta per abbattersi su "Giggino". A finire sotto accusa è proprio la sua attività di primo cittadino e quello che da sindaco sta facendo per risolvere il principale problema che affligge gli automobilisti e i centauri napoletani: le buche, anzi le voragini sull'asfalto.  Sotto inchiesta - Due inviti a comparire sono stati notificati dai carabinieri al sindaco De Magistris e all'assessore comunale alla Viabilita' Anna Donati nell'ambito dell'inchiesta sui danni causati dalle buche presenti nelle strade della citta'. Nei provvedimenti emessi dal pm Stefania Buda e dal procuratore aggiunto Francesco Greco si ipotizzano i reati di attentato alla sicurezza stradale e omissione di atti d'ufficio.  50mila euro di straordinari - Come se non bastasse, a gettare nella bufera l'amministrazione di "Giggino" arriva pure l'allarme lanciato dalla Cisl. Dal sindacato arrivano accuse pesanti per alcuni straordinari generosamente retributi con le casse del Comune allo staff del sindaco. "Ho appreso con sconcerto che nel solo mese di aprile il sindaco di Napoli si e' fatto assegnare piu' di 50 mila euro di lavoro straordinario per il suo staff", denuncia Salvatore Altieri, segretario responsabile Cisl Fp area metropolitana Napoli. "Questo senza giri di parole appare come uno schiaffo a tutti i lavoratori del Comune di Napoli che sono senza gran parte del salario accessorio gia' ormai dal mese di gennaio", aggiunge Altieri.Insomma De Magistris più che dare la cittadinanza onoraria ad Abu Mazen, farebbe bene ad occuparsi della sua città. Perchè la "rivoluzione arancione" annunciata da Giggino è sempre più grigia. Come l'asfalto dentro il quale cadono i napoletani. Tutti i giorni.  

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