di Filippo Facci È imperdonabile Giannino, perché è stato così vacuo e superficiale da rendere puerili anche gli argomenti solidissimi che potremmo avanzare per difenderlo. Verrebbe da liquidarla così: bravi tutti e bravo Giannino, mandiamo via lui e teniamoci i professorini alla Luigi Zingales, questo fighetto autodistruttivo che a pochi giorni dal voto è riuscito a fare quello che aveva già tentato di fare due volte senza avere le palle per farlo: sfilarsi dal movimento e, di passaggio, distruggerlo giacché dell’entusiasmo e della coesione faceva il suo karma. Eccola la società civile di centrodestra: i miracolati berlusconiani, lo svagato e aleatorio Giannino - imperdonabile nella sua provinciale vanità - e i vecchi o giovani «tecnici» alla Zingales, uno che senza una teoria macro-economica non sa neanche allacciarsi le scarpe.