di Carlo Cambi Esimio presidente del Consiglio Mario Monti, stimatissimo (si fa per scrivere) Attilio Befera, mi rivolgo ancora una volta a voi a mio nome e per conto di una buona parte degli italiani. Spero vi ricordiate di me. Sono quello con la mamma malata di Alzhaimer, figlio di un imprenditore suicida, che si è visto tassare la casa della madre, ora ricoverata in una clinica specializzata, come seconda casa di lusso per il semplice fatto che lei non abita più lì. Ho pagato di Imu per quella casa 7.200 euro. L’ho messa in vendita ma non ho trovato nessuno che la compri. Così i miei debiti crescono. Ma sento ripetere da lei e dal dottor Befera che bisogna sradicare la malapianta dell’evasione... Se mi determino a scrivervi ancora è perché mi sono successe un paio di cose che mi hanno fatto riflettere a fronte delle intemerate del professor Monti che dice che alla lunga il sistema sanitario pubblico non è sostenibile. E allora ascolti questa seconda parte della mia storia. Leggi l'articolo integrale di Carlo Cambi su Libero in edicola oggi, mercoledì 2 gennaio