Quella strana idea di "potenti" e "benestanti" del Fatto

Sei "potente e benestante" se sei incensurato, se hai una famiglia e se non vivi in strada
di Andrea Tempestinidomenica 23 giugno 2013
Filippo Facci visto da Vasinca

Filippo Facci visto da Vasinca

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Le leggi ad personam sono di quattro tipi: 1) Quelle fatte da Berlusconi per favorire Berlusconi; 2) Quelle fatte da Berlusconi per favorire molti italiani, tra i quali, essendo italiano, figura anche Berlusconi; 3) Quelle fatte contro Berlusconi, tipo la par condicio o la riesumata 361 che lo dichiari ineleggibile; 4) Quelle che si condividono ma che si è disposti a mandare in vacca perché includerebbero anche Berlusconi. In quest’ultimo caso rientrano il decreto svuotacarceri e una possibile amnistia, materie che i forcaioli sorvegliano attentamente perché non importano il degrado delle carceri, le sentenze della Corte Europea, i milioni di italiani in attesa di processo: importa che Berlusconi non se ne avvantaggi. Il Fatto del 29 aprile: «Amnistia e indulto, grimaldelli per salvare Berlusconi»; Liana Milella su Repubblica del 3 maggio: «Non ho nulla contro l’amnistia... ma sarebbe un cattivo regalo percorrere la strada di un’amnistia inquinata, già sporca all’origine, viziata dal sospetto del favoritismo per Berlusconi»; Il Fatto di ieri: «Ecco perché l’amnistia aiuta Berlusconi». Il Fatto online di ieri: «Lo svuotacarceri  salva solo potenti e benestanti... benefici confezionati per chi ha una casa in cui vivere, una famiglia che può aiutare, un ottimo avvocato e nessun precedente». Traduzione: sei «potente e benestante» se sei incensurato, se hai una famiglia e se non vivi in strada. di Filippo Facci @FilippoFacci1