"Le battute di Silvio sulle donne non sono a sfondo sessuale, ma di impotenza sessuale. Quelle battute maschiliste sono tipiche dell'impotente, del tipo 'guarda che maschione sono io', e poi invece...". Chissà se a Silvio Berlusconi avranno dato più fastidio le parole di Mario Monti (che lo ha definito "cialtrone") o queste, pronunciate giovedì sera a La Zanzara dal leader radicale Marco Pannella. "Mamma Rosa - spiega Pannella al programma cult di Radio24 - sicuramente aveva capito quello che ha capito anche Veronica, cioè che l'età che avanza non gli faceva bene, aumentava la libido frustrata dall'impotenza". Lo storico leader del Partito radicale però ne ha per tutti, a cominciare dal candidato del Pd alla presidenza della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: "E' vero tutto quello che gli addebitiamo per iscritto. Hanno fottuto, sono ladri di verità e di quattrini. Il Pd sono tecnicamente un'associazione per delinquere, di professione partitocratica". La responsabilità, secondo Pannella, è però del partito: "Zingarettiesegue ordini di Bersani, e qui a Roma la fa più grossa di Ambrosoli in Lombardia. Volevano farci entrare in coalizione a condizione di non ricandidare i nostri che hanno fatto saltare tutto fuori. Come da tradizione togliattiana dicono di voler fare pulizia, ma fanno solo polizia". La chiusura, garbata, è per Guido Crosetto, il fondatore dei Fratelli d'Italia finito in ospedale per aver fumato troppo: "La differenza tra me e lui, poveretto, è questa: se io non fumo come lui muoio subito, lui fuma e rischia di morire. Quindi è stronzo lui, non io". Ma quanto fuma, Pannella? "Bah, quaranta sigarette al giorno e cinquanta toscanelli, cioè dieci pacchetti".