Si è rivelata una vera e propria truffa l'annunciata norma del taglio alle agevolazioni postali per i candidati alla campagna elettorale delle europee. Matteo Renzi illustrando a palazzo Chigi il decreto legge sugli 80 euro aveva rivendicato quella norma, dicendo che avevano tentato di non fargliela mettere durante il consiglio dei ministri e che avrebbe fatto arrabbiare partiti e candidati. Il taglio delle agevolazioni postali ai politici invece scatta dal primo di giugno prossimo, quindi dopo la campagna elettorale e infatti non porta alcun risparmio nel 2014. Ma la sorpresa viene dalla relazione tecnica: la Ragioneria generale dello Stato rivela che non è stato Renzi a scegliere quel taglio, ma la commissione europea, che aveva imposto con una direttiva del 2012 l'abolizione dello sconto ai politici a partire dal 2014. Renzi ha solo gabbato l'Unione europea, visto che nel 2014 rimane, e l'opinione pubblica a cui aveva raccontato in conferenza stampa una storia tutta diversa. Una bugia, come è accaduto finora con tutti i tagli ai costi della politica: dalla finta abolizione delle province, al progetto di riforma del Senato che farà risparmiare 50 milioni invece del miliardo promesso.