Roma, 22 apr. - (Adnkronos) - Il mondo della cultura e dello spettacolo insieme ai ciclisti per la manifestazione nazionale del 28 aprile a Roma organizzata dal movimento spontaneo #salvaiciclisti, che sul web ha finora raccolto l'adesione di quasi 18.000 tra associazioni e singoli. Tra questi anche un buon numero di personaggi della cultura e dello spettacolo: spiccano Margherita Hack, Susanna Tamaro, Marc Auge', Jovanotti, Paolo Belli, Nicola Savino, Ascanio Celestini, Litfiba, Max Pezzali e Filippa Lagerback. Alcuni di loro hanno accettato di raccontare all'Adnkronos perche' hanno aderito e qual e' il loro rapporto con la bicicletta, senza tralasciare di rilvolgere un appello: "il 28 aprile tutti a Roma ai Fori imperiali, perche' l'Italia cambi strada", e' lo slogan. "Finche' ho vissuto a Roma ho sempre girato solo in bicicletta e tuttora, quando ci vengo, la uso -dice Susanna Tamaro-. Anche dove abito, in Umbria, mi muovo facilmente con lei. Il che non e' poca cosa perche' la mia casa e' contornata di discese e salite del 10%. Proprio in questi giorni, ho realizzato uno dei miei grandi sogni. Una bici non estratta dal cassonetto, fatta esclusivamente per me, ibrida, in grado di andare su strada e fuori strada. Purtroppo non l'ho ancora usata perche' sono oberata di lavoro, ma spero, dopo Pasqua, di cominciare a domarla. Essendo viva per miracolo, dopo l'incidente del 2005, non posso che aderire con sommo entusiasmo alla campagna 'Salviamo i ciclisti'. L'impatto bici-auto e' un trauma che non auguro a nessuno. E' davvero difficile sopravvivere e non uscire menomati. Dunque la mia risposta e': supersi', sono una delle paladine di questa campagna che reputo di civilta'". Per Tamaro "c'e' assolutamente bisogno di cambiare le nostre citta': la stessa Roma sarebbe bellissima, e le salite non sono neanche tante. Noi italiani abbiamo un po' le idee confuse e gli amministratori non hanno ben chiaro cosa fare, mentre in altri paesi come Svizzera e Germania si'. E' assolutamente auspicabile che l'Italia agganci la civilta' del movimento che gli altri hanno gia' da tempo". Secondo la scrittrice ormai "la macchina e' in un vicolo cieco, poi con la benzina a due euro... Per chiunque spostarsi in bici e' bello e utile. La qualita' della vita, dei rapporti con le persone, cambia in meglio per chiunque. In questi mesi ho visto una reazione enorme da parte delle persone: sono stufe, non ne possono piu', e' un momento in cui sta catalizzando un'esigenza non piu' rinviabile. E le piste ciclabili costano meno di un'autostrada".(segue)