CATEGORIE

Brutta, vecchia e inchiodata La scuola è lo specchio del Paese

Si spende troppo e male. L’era digitale è illusione: i libri battono ancora pc e tablet
di Eliana Giusto domenica 16 settembre 2012

2' di lettura

  Venite a scuola, per capire perché l’Italia è inchiodata e non riesce a muoversi. Entrate in segreteria o nelle classi, e toccherete con mano cosa la tiene ferma: non sono le forze oscure della reazione in agguato, e neanche i potenti interessi delle lobbies, è il non credere si possa cambiare, la paura, la pigrizia, l’assenza di direttive chiare e inderogabili, le iperboli ministeriali che non diventano realtà.  A scuola, come in molti altri posti, si registra il trionfo dell’Italia burocratica su quella che ha voglia di crescere. Sono anni che si parla di scuola digitale, però si va indietro anziché avanti. Si lamenta l’assenza di soldi, ma il problema è che se ne spendono troppi. Male. Da tre anni è già disponibile, per tutti gli studenti, le famiglie e le scuole il servizio d’interazione digitale. Valeva per le assenze, come per le comunicazioni, le pagelle, i programmi e via discorrendo. Era anche gratis, nel senso che s’era fatto un accordo coi gestori telefonici, in modo da non far pagare né famiglie né scuole. Solo che non lo si rese obbligatorio (come si fece con le dichiarazioni dei redditi). Il governo di allora (Berlusconi) accettò, sbagliando, di far convivere il digitale con l’analogico. Risultato: la risacca porta via anche il buono che c’era e si ricomincia sempre da zero. Senza memoria. Neanche ci si è liberati dei libri di testo. Ogni anno ne compriamo un quintale (e chi scrive ama i libri, ma quelli veri, non i manuali o le raccolte d’esercizi che cambian numero per giustificare la diversa edizione). Quest’anno le famiglie spenderanno un centinaio di euro in più rispetto all’anno scorso, come se i soldi abbondassero. Con quei quattrini si potrebbe tranquillamente dotare ogni studente di un computer e dei testi (sempre esternalizzando), senza differenze di reddito e classe sociale. Ora la digitalizzazione è inserita nella spending review e nelle varie «agende», ma la cruna dell’ago resta vergine: la si smetta di considerare tutto «sperimentale», perché non c’è niente da sperimentare: si passi all’obbligo. Fuori da questo c’è solo il parolaismo inconcludente, sicché prende corpo l’abominio di un Paese che dovrebbe essere eccellente nella cultura e invece affoga nel rivendicazionismo. Alla fine produciamo meno laureati degli altri paesi Ocse. Venite a scuola e guardate in faccia quel che ci affonda. Poi facciamo pure gli auguri ai nostri figli che, in questi giorni, tornano a scuola. Studiate, non accontentatevi. Protestate.    

tag
giacalone
scuola
crisi
sistema malato
italia

Restrizioni sui medicinali La "transizione" in Italia e all'estero: tutte le differenze

L'agitazione sindacale Sciopero, "il dato sull'adesione": dove colleziona flop Landini

Terzo successo di fila Coppa Davis, vince l'Italia 2 a 0: Spagna battuta in finale grazie a Berrettini e Cobolli

Ti potrebbero interessare

La "transizione" in Italia e all'estero: tutte le differenze

Andrea Muzzolon

Sciopero, "il dato sull'adesione": dove colleziona flop Landini

Redazione

Coppa Davis, vince l'Italia 2 a 0: Spagna battuta in finale grazie a Berrettini e Cobolli

Redazione

Coppa Davis, Matteo Berrettini travolge Carreno-Busta: Italia avanti 1 a 0 sulla Spagna

Redazione

Berlusconi sbugiarda toghe e sinistra: il video virale

Virale Silvio Berlusconi lo è stato sempre, anche quando i social non esistevano e il termine riguardava solo le ...

Chip Neuraling al settimo paziente: "Affetto da Sla, ha recuperato autonomia digitale"

Si chiama Jake Schneider, ha 35 anni ed è originario di Austin, in Texas (Stati Uniti). Alle spalle una diag...

Natale, Conflavoro: boom di viaggi ma consumi in calo (-8%), tredicesima assorbita da carovita

Il Centro Studi Conflavoro presenta l’analisi sui consumi degli italiani in vista del Natale 2025. La spesa comple...

Sentenza n. 8537/2025 pronunciata dal Tribunale Ordinario di Milano, sezione civile.

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO di MILANO PRIMA CIVILE Il Tribunale in composizione ...