Roma, 22 ott. - (Adnkronos) - "Non solo e' morto nell'adempimento del proprio dovere, ma adesso c'e' chi tenta di infangarne la memoria attribuendogli la responsabilita' dell'incidente mortale nel quale e' stato coinvolto insieme al suo proprietario". Questo il commento dell'Ente Nazionale Protezione Animali, in merito a quanto accaduto a Oulx (Torino) dove una macchina ha investito e ucciso un non vedente e il suo cane guida. "Non e' assolutamente possibile che, come riferito da alcuni organi di stampa, l'animale abbia deviato dal proprio percorso, un tratto di strada che lui e il suo proprietario percorrevano quotidianamente - aggiunge l'Enpa - ricordiamo infatti che i cani guida seguono un lungo percorso di educazione che, naturalmente, e' a prova di 'imprevisti'". Nell'esprimere il proprio cordoglio ai familiari della vittima, l'Ente Nazionale Protezione Animali rende noto di aver dato mandato a un proprio legale per la costituzione in giudizio. "Vogliamo difendere la memoria del povero cane guida - conclude la Protezione Animali - e dimostrare concretamente che lui in questa tragedia non ha avuto alcuna responsabilita'".