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San Patrignano, incontri per la prevenzione

La comunità ospiterà 2mila studenti, per far capire la pericolosità delle droge tra hiphop e reportage delle Iene
di carlotta mariani sabato 2 ottobre 2010

2' di lettura

San Patrignano, il 9 ottobre ospiterà 2mila studenti delle scuole superiori di tutta Italia per il WeFreeDay. La giornata internazionale dedicata al tema dell’educazione e della prevenzione, proporrà ai giovani incontri e confronti tra 14 esperienze di disagio ed emarginazione nel mondo. Un modo per, grazie anche ai social network e all’hip hop, far capire ai ragazzi le conseguenze delle loro azioni, dal ‘semplice spinello’ all’ecstasy. Dalla Colombia arriva anche una raffineria di coca: una tela da campo con forni per essiccare le foglie della pericolosa droga e vasche dove lavorarle con solventi chimici. Ci saranno anche le brandine e le armi dei narcotrafficanti che si occupano di questo tipo di lavoro. A portare la tenda è il comandate Luis Fernando Serna, capitano dell’antinarcotici colombiana, e Garcia Borma, comandante dell’Equipe Jungla Colombiana, le forze speciali per il contrasto del traffico di cocaina. Gli studenti e i 1500 ragazzi della comunità potranno capire l’impatto devastante della produzione di questa droga sui Paesi del Centro e Sudamericani. Oltre alla Colombia, saranno rappresentati l’Italia, la Cambogia, il Canada, la Svizzera, la Gran Bretagna, il Portogallo e gli Usa con 14 realtà che mostreranno a San Patrignano le loro attività e i loro progetti. Dalla capitale cambogiana, per esempio, arriva Tuy Sobil fondatore dei Tiny Toones, un gruppo che usa la breakdance come strumento di prevenzione e reinserimento sociale. Tuy è cresciuto negli Stati Uniti, a Long Beach, ed è subito diventato un breaker famoso. Arrestato per rapina e condannato a 8 anni di carcere è stato espulso dal Paese. Tuy è tornato in Cambogia dove ha sfruttato il suo talento per tenere i più giovani lontani dalla strada e dalle prigioni. Oggi, il suo progetto Tiny Toones lavora in quattro quartieri della capitale Phnom Penh, una delle aree più povere e a maggior concentrazione di criminalità dello Stato. A fine giornata, gli studenti e i ragazzi di San Patrignano incontreranno l’inviato delle “Iene” Luigi Pelazza e il fotoreporter Marco Vernaschi, che hanno realizzato un reportage sul narcoraffico e sui Paesi produttori di droga. Poi ascolteranno il dibattito con DJ Linus e lo “sbirro antidroga” della questura milanese, Angelo Langè. Tra i rappresentanti delle istituzioni, il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, l’amministratore delegato di Wind, Luigi Gubitosi e il direttore Unodc per l’Africa, Alexandre Schmidt.

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