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Al Qaeda con armi nucleari: "Sarebbe una catastrofe"

Le dichiarazioni di Obama al Summit sulla sicurezza nucleare
di Massimiliana Parigi sabato 17 aprile 2010

2' di lettura

Nel corso del discorso pronunciato oggi da Barack Obama davanti ai rappresentanti degli stati riuniti per il Summit sulla sicurezza nucleare, il presidente Usa ha dichiarato che «rischio di uno scontro nucleare tra paesi è diminuito, ma è aumentato il rischio di attacchi nucleari» e ha sottolineato come un attacco terroristico da parte di al Qaeda con armi nucleari sarebbe «una catastrofe per il mondo, provocando un enorme perdita di vite umane e segnando un duro colpo per la pace e la stabilità globale». Dopo una giornata d’apertura di ieri, condotta all’insegna della diplomazia e scandita da una serie di incontri bilaterali, oggi i lavori del Summit, promosso dal presidente Obama, entreranno nel vivo con la seduta plenaria, durante la quale verrà redatto un documento programmatico comune, la cui pubblicazione in Italia è attesa per le ore 22.00. Nelle intenzioni del presidente americano, il Nuclear Security Summit si propone come scopo principale la creazione di un fronte comune contro il terrorismo nucleare, e al tempo stesso mira a porre l’Iran in una posizione di isolamento. Un appoggio inaspettato è giunto dal presidente cinese Hu Jintao, il quale ha avuto con Barak un bilaterale di oltre 90 minuti. «Cina e Stati Uniti hanno lo stesso obiettivo complessivo sull'Iran» ha dichiarato Jintao, aggiungendo che sul programma nucleare di Teheran la Cina «è pronta a mantenere consultazioni e un coordinamento con gli Stati Uniti e le altre parti all'interno del meccanismo del '5+1' e attraverso altri canali alle Nazioni Unite». L'agenzia di stampa ufficiale Xinhua ha riferito che la Cina «è sempre impegnata a sostenere il regime internazionale di non proliferazione e la pace e la stabilità in Medio Oriente.» Ieri il presidente Hu è stato a colloquio anche con il Premier giapponese, Yukio Hatoyama, e con il Presidente ucraino, Viktor Yanukovich, secondo i quali «una relazione bilaterale positiva aiuti gli interessi comuni dei due Paesi e contribuisce alla pace, alla stabilità e alla prosperità mondiale». La seduta plenaria di oggi, articolata in due fasi, prevederà l’esposizione da parte dei rappresentanti di ogni Paese della propria posizione in materia nucleare e delle strategie che intende adottare per il futuro. Al fine di creare il maggio consenso possibile, il summit è stato strutturato in modo da evitare la discussione di problemi spinosi, che potrebbero causare disaccordo tra gli Stati partecipanti.

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