Nutriscore, Scordamaglia: "Noi lobby? Tuteliamo interessi consumatori tratti in inganno da claim salutistici colorati per vendere"
"Noi lobby? Noi combattiamo per interessi dei consumatori alleati dei produttori e delle filiere produttive di qualità e distintive. La vera lobby la fa chi con il Nutriscore fa gli interessi - neanche nascosti - dei cibi iper processati e di sintesi". "Di quelle multinazionali e catene distributive che preferiscono comprare cibo chimico a quattro soldi piuttosto che valorizzare la qualità degli ingredienti agricoli e naturali. Salvo poi rivendere i prodotti ultraprocessati e di sintesi a prezzi alti marginando a spese dei consumatori tratti in inganno da claim salutistici e da un bel verde che il Nutriscore assegna ai peggiori prodotti chimici". Così Luigi Scordamaglia, Filiera Italia, in merito a quanto annunciato in un video dal patron del Gruppo Leclerc che definisce l'opposizione italiana al sistema di etichettatura francese "lobby infernale".
Il Nutriscore è alle battute finali, l'Ue sta valutando - come ha dichiarato la stessa Claire Bury - "schemi valutativi alternativi" sulla base delle quantità giornaliere sul modello statunitense e australiano. E chi ha promosso e investito nel sistema di etichettatura ideato da Serge Hercberg ora si sente alle strette: "non fa calare le vendite", tuona in un video il numero uno del gruppo Leclerc. Che annuncia un'azione di gruppo assieme "ai colleghi della Gdo contro la lobby infernale italiana che rifiuta il Nutriscore".
In Francia Que Choisir, associazione di consumatori, ha fatto partire dal 12 ottobre una massiccia campagna in favore del Nutriscore, etichettatura fronte-pacco a semaforo che rischia, se approvata in Europa, di danneggiare i prodotti italiani e di favorire i cibi lavorati dell'industria alimentare delle multinazionali. A supportare questo sistema, in Francia, si sta impegnando anche la grande distribuzione e Michel-Edouard Leclerc, patron dell'0m0nima catena, ha pubblicato un video sul suo profilo Twitter poi ricondiviso da Serge Hercberg, il "padre" del Nutriscore, che ha promosso l'iniziativa dell'imprenditore scrivendo: "Bravo Leclerc per il tuo supporto al NutriScore e all'azione di UFC Que Choisir. Renderlo obbligatorio in Europa e denunciare chiaramente le lobby che si oppongono e rifiutano ai consumatori una reale trasparenza sulla qualità nutrizionale degli alimenti".
Leclerc attacca direttamente la "lobby italiana", giudicata "infernale" perché minaccia proprio l'approvazione del Nutriscore, che in Europa sta perdendo terreno contro le possibili alternative. Secondo Leclerc questo sistema di etichettatura "è vantaggioso per il consumatore" e non solo, visto che consente di "evolvere il modello alimentare senza calare le vendite". Leclerc ribadisce che "dobbiamo bloccare questa lobby che vuole bloccare il Nutriscore" e si impegna "insieme ai miei colleghi della distribuzione per sostenere l'iniziativa".
Questo il post di Leclerc: "Nutri-Score: è un'informazione imperfetta ma funziona bene e accompagna il miglioramento delle ricette. Leclerc lo applica con successo ai suoi marchi. Mentre UFC Que Choisir sta lanciando una vasta operazione di sensibilizzazione. Mi auguro che sia generalizzata ovunque".
Questa la traduzione del suo intervento video su Twitter
"Il Nutriscore, lo conoscete, è un sistema di etichettatura sul fronte pacco, dalla lettera A alla lettera E. Il Nutriscore è minacciato perché c'è una lobby infernale, che è partita dall'Italia ma anche di produttori francesi, che rifiuta questo sistema di informazione, che credo sia molto vantaggioso per il consumatore. Tutte le marche di Leclerc, i marchi europei, hanno optato con tutti i distributori per il Nutriscore. Questo vuole dire evolvere il modello alimentare francese senza far calare le vendite, permette a chi ama come me di mangiare barrette di cioccolato, di mangiare meno o fare attenzione ed è veramente necessario per sostenere la qualità dell'alimentazione. Dobbiamo bloccare questa lobby che vuole eliminare il Nutriscore e io mi impegno insieme ai miei colleghi della distribuzione, che sono per il Nutriscore, di sostenere l'iniziativa di Que Choisir ovunque in Europa e su tutti i prodotti".