Sisma 2016: 47 milioni per i cammini dell'Appennino centrale
Commissario Castelli: “Verso il Giubileo 2025, turismo lento occasione di sviluppo”
Lo sviluppo del “turismo lento” è uno dei percorsi che caratterizzano la rinascita dei territori dell’Italia Centrale e in particolare di quelli feriti dal sisma del 2016, nelle quattro regioni coinvolte: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Una vocazione finora portata avanti con risultati eccellenti, in modo spontaneo e volontaristico da numerose associazioni e realtà locali, ma che per essere messa a regime e sviluppare le potenzialità, necessitava di un approccio strategico su scala interregionale. Con una Ordinanza approvata in Cabina di coordinamento sisma (in attuazione dell’ordinanza 128 dello scorso 13 ottobre) il Commissario Straordinario per la Riparazione e la Ricostruzione del sisma 2016 Guido Castelli ha approvato gli interventi in attuazione del programma di sviluppo del turismo lento proposti dalle quattro Regioni del cratere per un importo complessivo di 47 milioni di euro (di cui 5,6 milioni per Abruzzo, Marche e Umbria e 30 milioni per le Marche).
Si tratta di un articolato sistema di interventi per percorsi fruibili in un’ottica di intermodalità con il trasporto pubblico e la bici, per la messa in sicurezza e la manutenzione, ma anche per investimenti per i servizi di alloggio e ristoro destinati ai camminatori e ai pellegrini. Particolare attenzione è stata rivolta anche all’accessibilità per le persone con mobilità limitata per far vivere a tutti l’esperienza del cammino e del pellegrinaggio. La decisione della Struttura Commissariale giunge alla vigilia di importanti appuntamenti dei prossimi anni: il Giubileo 2025, l'Ottavo centenario della morte di San Francesco nel 2026 e i 500 anni dell’approvazione pontificia dell’Ordine dei Frati Cappuccini nel 2028.
“È nell’Appennino centrale, in quei territori compresi tra le quattro regioni del sisma 2016, che si svilupperà il più grande programma di finanziamento nazionale del turismo lento e sostenibile. Un risultato conseguito frutto dell’intesa raggiunta in Cabina di Coordinamento sisma, per la riqualificazione e promozione del turismo lento. Un piano dettagliato, che punta alla riqualificazione del sistema dei cammini, con l’obiettivo di valorizzare e rilanciare il patrimonio naturistico, culturale storico, artistico attraverso una strategia sinergica tra i territori. E il risultato è stato conseguito anche grazie all’impegno dei Governatori delle quattro Regioni coinvolte” commenta Guido Castelli.
Lo scorso anno le credenziali (i passaporti dei pellegrini) consegnate ai camminatori dai Cammini italiani hanno segnato un incremento del 25% rispetto al 2022. Si tratta di una tendenza, per certi versi clamorosa per una forma di conoscenza e valorizzazione, come i cammini, per la quale il territorio del Centro Italia presenta una naturale vocazione: ambientale, storica, religiosa e culturale. Nel 2023 ci sono stati 1.350.000 pernottamenti da parte dei camminatori, con un trend in forte ascesa, limitato però dall’assenza di una programmazione strategica e di servizi dedicati.
Per il Commissario Castelli “si tratta del primo provvedimento organico sul tema dei cammini con disposizioni finanziarie importanti, ma anche semplificazioni per l’attuazione e per la gestione, volto ad assicurare le migliori condizioni per lo sviluppo di un turismo al quale i cittadini, le imprese e le associazioni del territorio potranno dare il loro contributo in modo più immediato ed efficace. Con questa ordinanza si rafforzano gli impegni della Struttura Commissariale per assicurare l’attrattività di questi luoghi attraverso la valorizzazione delle valenze uniche che lo caratterizzano e, allo stesso tempo, per offrire nuove opportunità di impresa per chi sceglierà di vivere e lavorare nell’area del cratere 2016”.
I Cammini “finanziati” sono parecchie decine, alcuni hanno una rilevanza storica e nazionale di particolare rilievo, come il Cammino francescano della Marca (7 milioni), o come il Cammino di San Francesco nel Lazio (1 milione); o la via Lauretana (9 milioni) e il Cammino dei Cappuccini (8 milioni) o la ciclovia del fiume Nera.