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PALAZZO MONTECITORIO ILLUMINATO DALLE LUCI ROSA PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO IL TUMORE AL SENO.

di Annamaria Piacentinigiovedì 23 ottobre 2025
PALAZZO MONTECITORIO ILLUMINATO DALLE LUCI ROSA PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO IL TUMORE AL SENO.

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È stato un appuntamento entusiasmante ieri sera a Montecitorio. L'evento promosso dall'Intergruppo Parlamentare, già annunciato, qualche giorno fa alla Camera dei Deputati, ha visto in prima linea l'Onorevole Simona Loizzo, Presidente dell'Intergruppo Parlamentare. Accanto a lei, importanti professori dei principali ospedali italiani che hanno spiegato le nuove tecniche per la risoluzione e guarigione del tumore al seno. Ricerca e prevenzione hanno salvato molte vite, pari al 70per cento di donne affette da questa neoplasia. “Oggi non si muore più di tumore,” hanno sottolineato nei loro interventi i grandi clinici della chirurgia, “ma ad ogni piccolo segnale bisogna farsi controllare”. La sessione scientifica è stata presentata dalla giornalista Cecilia Primerano Vicedirettore Rai. La vera sorpresa è stata che la serata “We Breast”, è proseguita con una performance artistica molto emozionante, che ha raccontato le fasi della malattia : dalla scoperta di un tumore alla disperazione, fino alla cura e la rinascita. Diretto da Alessandro Sampaolo, ha visto nella sala della Lupa, Emilia Scatigno (scoperta), Lisa Galantini (disperazione), Roberta Rovelli (cura), Camilla Barbarizzo (rinascita), Arianna Cunsolo (ha incarnato la malattia). Ecco i pensieri e le paure: Elisa ha 25 anni ed è felice, fa lo sport ed è convinta che quella sia la sua strada. Ma si sente stanchissima. Dice:” vado a farmi una doccia e dopo starò meglio.” L’altra: “Pensavo che quel piccolo bozzo fosse una ghiandola, dopo le vacanze vado dal medico, sto aspettando i risultati delle analisi...invece, attendo il mio primo grado di giudizio. “Il professore mi ricorda mio nonno, anche lui mi guardava così: perché? “E' un tumore Lisa, mi spiace. La voce è rotta. È un carcinoma aggressivo, ce la farò a vedere i miei figli che vanno a scuola? Ora, voglio solo tornare a casa”. E la domanda che si fanno è sempre la stessa: “perché è successo a me? “E infine: “ Sono alla chemioterapia, ma dobbiamo dire che è un alleato, non un nemico”. Guariremo !