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Open Arms, il Procuratore aggiunto Sabella: "Fra i naufraghi non identificati non c'erano terroristi"

sabato 14 settembre 2024

2' di lettura

Oggi, sabato 14 settembre, si sta svolgendo a Palermo il processo su Open Arms che vede coinvolto il segretario della Lega Matteo Salvini accusato di sequestro di persona e rifiuto d'atti di ufficio. "Era infondato il rischio che a bordo della Open Arms, fra i naufraghi non identificati, ci fosse la presenza di terroristi - ha dichiarato il Procuratore aggiunto Marzia Sabella nel corso della sua requisitoria - intanto perché nessuno era andato a controllare se avessero documenti e in secondo luogo è discriminante perché il rischio che vi fossero terroristi derivava solo dalla nazionalità dei migranti. Elementi di rischio terrorismo non vennero prospettati dalle forze dell'ordine al ministero". Parallelamente la politica, ad esempio grazie l'aiuto di report - come quelli del Viminale - ha dimostrato la presenza di terroristi tra i migranti sbarcati sulle coste del nostro Paese.

"Matteo Salvini aveva l'obbligo di indicare un posto sicuro per lo sbarco dei migranti dalla nave Open Arms. La situazione sarebbe dunque semplice, ma in realtà è molto più complessa". Ha detto il pubblico ministero Marzia Sabella nell'ultima parte della requisitoria del processo Open Arms che si celebra nell'aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo con imputato Matteo Salvini per sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio. Il leader leghista all'epoca ministro dell'Interno, nell'agosto 2019 vietò per giorni lo sbarco di 147 migranti salvati dalla nave dell'ong spagnola. Il pubblico ministero ha poi aggiunto: "Abbiamo fino a ora ricostruito i fatti e il quadro normativo, ora li metteremo insieme".

Per la procuratrice aggiunta, Marzia Sabella che sta proseguendo la requisitoria al processo Open Arms a Palermo, "le posizioni del ministro Matteo Salvini diedero luogo a un caos istituzionale", una situazione che avrebbe portato "ad approntare soluzioni di fortuna". A ritrovarsi in una condizione di "estrema difficoltà" fu la Guardia costiera.  

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