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Sallusti, centrodestra indignatoma la sinistra e Casini se ne fregano

Una serie di reazioni che hanno un solo colore. Il Pdl si schiera a difesa del direttore, ma Renzi, Bersani, Vendola e Casini lo snobbano e restano in silenzio
di Ignazio Stagno domenica 2 dicembre 2012

3' di lettura

Il direttore de ilGiornale, Alessandro Sallusti è stato arrestato. Il mondo del giornalismo è scosso da questo provvedimento perchè crea un precidente inquietante: un giornalista va in carcere per diffamazione. La categoria, i colleghi di Sallusti hanno espresso solidarietà al direttore. Tutti i giornalisti e soprattutto i direttori si sono schierati con Sallusti. Tweet e dichiarazioni per testimoniare la vicinanza al giornalista e all'uomo, Sallusti. Anche il mondo della politica, accusato di essere incapace di evitare un finale così triste per una vicenda che poteva essere fermata con largo anticipo, ha espresso solidarietà al direttore. "In un Paese civile non si dovrebbe poter essere sottoposti a una restrizione della libertà personale per un articolo che non si è mai scritto. Chi non ha voluto che in Parlamento si giungesse infine a una possibile soluzione per ciò che è accaduto ad Alessandro Sallusti, e che mai sarebbe dovuto accadere, oggi di fronte a questa escalation porta la sua parte di responsabilità", ha dichiarato Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del Pdl al Senato. Poi è arrivata anche la reazione di Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl:"La vicenda Sallusti si è conclusa nel peggiore di modi possibile. Che un direttore di Giornale venga arrestato nel bel mezzo di una riunione di redazione e condotto via come un criminale la dice lunga sulla necessità di riformare al più presto il sistema. Al direttore del Giornale, alla redazione tutta va la nostra solidarietà politica e personale". Insomma il centrodestra si schiera con il direttore de ilGiornale. La Russa in tribunale C'è chi vuole stare anche fisicamente vicino a Sallusti in questo momento difficile. L’ex ministro ed esponente del Pdl Ignazio La Russa è arrivato al Tribunale a Milano dove intanto è in  corso l’udienza di convalida dopo l’arresto per evasione di Sallusti. Già ieri l’esponente politico era andato nella sede de IlGiornale per esprimere la sua solidarietà e vicinanza al direttore. La Russa ha voluto dimostrare sul campo la vicinanza a Sallusti. L'ex ministro in passato è stato anche avvocato per la testata di via Negri. L'editore "L'arresto di un direttore di giornale, proprio nella sede del suo quotidiano, per una diffamazione neppure da lui commessa: un caso unico nella nostra storia, che ci marchia vergognosamente ed indelebilmente come vero paese da terzo mondo". Lo ha affermato in una nota Paolo Berlusconi, editore de Il Giornale. "Che la giustizia italiana sia ormai gravemente malata è purtroppo ormai un’evidenza agli occhi di tutti. Ma ancor più grave è la sorda indifferenza delle istituzioni". A sinistra solo silenzio Ma c'è un silenzio assordante da parte della sinistra. Quella sinistra che in parlamento e nelle piazze ha sempre chiesto libertà di stampa. I leader di centrosinistra questa mattina non hanno nememno speso un tweet o una dichiarazione uffciale per mostrare quantomeno la vicinanza ad un uomo che va in galera per un'anomalia del nostro sistema normativo. Pierluigi Bersani è impegnato nella sua corsa per le primarie e nelle dichiarazioni pensa solo a parlare di regole e Matteo Renzi. Il giovane sindaco fa la stessa cosa. Parla solo di caffè con Bersani ma non un solo accenno ad una vicenda che va oltre i colori politici e dovrebbe coinvolgere tutte le parti chiamate in causa. Anche la politica. Nichi Vendola parla anche oggi solo di Ilva. Giusto, ma una dichiarazione di solidarietà per un giornalista che va in carcere poteva pure spenderla. Si tiene alla larga da qualunque commento Pierferdinando Casini. Su twitter pensa solo alla sua nuova lista: "Non mi piace parlare di area moderata, ma di area di ricostruzione del Paese. Questa è la nostra strada. #ListaXItalia". E per Sallusti solo silenzio. Ma questa assordante indifferenza di buona parte della politica italiana, soprattutto di sinistra è stato sottolineato anche da Vittorio Feltri, editorialista de ilGiornale e amico di Alessandro Sallusti, che bacchetta chi ha voluto Sallusti in carcere: "Mi congratulo con i senatori della Repubblca, in particolare con Castelli e Rutelli, che hanno ottenuto l'arresto di Sallusti".

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