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La Cassazione indaga su Ingroia:"Ha fatto politica con la toga"

Antonio Ingroia

Le ferie subito dopo l'arrivo ad Aosta per presentare il partito e sfilare con la Fiom

Ignazio Stagno
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Antonio Ingroia ci ricasca. La politica è il suo chido fisso. Così dopo essere rientrato in magistratura con destinazione Aosta dopo il flop di Rivoluzione Civile alle ultime lezioni (ha raccolto il 2,5 per cento), il pm si è tolto ancora una volta la toga e durante le sue ferie si è buttato in mezzo a manifestatzioni politicizzate e ad assemblee di partito. Ingroia ora rischia grosso. Il pg della Cassazione ha aperto un procedimento su di lui dopo che nei giorni scorsi il procuratore capo di Aosta, Marilinda Mineccia, aveva inviato una segnalazione al Csm e agli altri organi competenti per “illecito disciplinare”. Lui ad Aosta non si è fatto mai vedere. Anzi ha sfruttato proprio le sue vacanze da pm per sfilare con Landini, la Fiom e la sua Azione Civile per le vie di Roma. Ma non finisce qui. Ingroia due settimane fa ha anche tenuto un comizio a Palermo per la prima assemblea del suo nuovo soggetto politico. Amarezza e 5000 euro al mese - Tutte azioni queste che sbattono sul muro della Costituzione che all'articolo 98 parla chiaro: "I magistrati non possono iscriversi a partiti politici". Lui è il capo di uno di questi. Non è poco. Così ora il pm si beccherà un'altra sanzione disciplinare. Ingroia prova a difendersi e passa al contrattacco: "È una conseguenza della segnalazione del procuratore di Aosta e la cosa non mi sorprende né mi amareggia. L'amarezza vera è invece venuta dalla decisione, che considero politica, presa a sua tempo dal Consiglio superiore della magistratura, quando mi destinò alla procura di Aosta''. L'odissea del magistrato dalle due facce continua.Intanto lui ogni mese si porta a casa 5000 euro di stipendio. Questa vicenda per il pm sta diventando un vero affare. (I.S)

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