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E' la Campania la culladel club della doppia poltrona

Da Martusciello a De Siano: in Campania si moltiplicano i casi di chi accumula incarichi e segue l'esempio del sindaco Pd di Salerno De Luca, che è pure viceministro

Matteo Legnani
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Per uno strano sortilegio, Vincenzo De Luca, il Gandalf del doppio incarico, non riesce a scollare le terga dalla poltrona di sindaco di Salerno e da quella di viceministro delle Infrastrutture e Trasporti. Contemporaneamente. L'authority garante della concorrenza e del mercato - l'antitrust - presieduta da Giovanni Pitruzzelli ha aperto un procedimento sulle due poltrone per violazione del decreto legge 138/2011 che recita: «Le cariche di deputato e senatore, nonché le cariche di governo sono incompatibili con qualsiasi altra carica pubblica». E l'esito sarà noto entro il 30 novembre; e l'antitrust entra ufficialmente tra gli «ossessionati» dal doppio incarico, secondo De Luca; Enrico Letta avrà uno dei suoi sapidi, sussurrati sussulti, costringerà De Luca a scegliere, romperà l'incantesimo e i giustamente indignati  Libero, Il Fatto e le Iene sospireranno; e la finiremo con queste pagliacciate. Il problema è che De Luca non è solo. L'esponente del Pd campano è la testa d'ariete di una formidabile pattuglia di politici campani - almeno una trentina - che ha fatto della doppia carica uno stile di vita. Il sito L'Infiltrato ne ha spulciato i nomi. Alcuni di loro sono oramai leggenda. Antonio Cammarota - Gruppo Misto - e Giuseppe Zitarosa - Pdl - a Salerno deliberano entrambi sia come consigliere provinciale che comunale. Nino Savastano, vero prosindaco di De Luca, Pd, è consigliere provinciale di minoranza, quindi nel suo secondo incarico non ha deleghe. Poi c'è il consigliere provinciale Antonio Anastasio, consigliere comunale a Pontecagnano. Geniale è Domenico De Siano, Pdl. Per un breve periodo ebbe 4 incarichi: parlamentare, consigliere regionale, consigliere provinciale di Napoli e consigliere comunale di Lacco Ameno, isola d'Ischia (ora ne ha solo tre: ha mollato la Regione). «È sceso a due incarichi Giovanni Romano - Pdl - assessore regionale all'Ambiente e sindaco di Mercato San Severino (Salerno), dopo aver lasciato da un po' la presidenza dell'aeroporto di Salerno-Costa d'Amalfi e l'assessorato provinciale nella giunta Cirielli», scrive L'Infiltrato. Fulvio Martusciello ed Ermanno Russo sono assessori regionali senza essersi dimessi da consiglieri (ma almeno si sono tolti uno stipendio).  Il presidente della Provincia di Napoli Antonio Pentangelo, candidato a sindaco di Castellammare di Stabia - sconfitto -  è rimasto consigliere comunale. A Caserta L'assessore Pietro Riello - Psi - è sindaco di Castelmorrone. Poi ci sono i consiglieri comunali di varia estrazione, spesso di liste civiche, che fanno il sindaco: Gabriele Cicala è sindaco a San Marco Evangelista, Emiddio Cimmino a San Tammaro, Giovanni Schiappa a Mondragone. Gabriele Piatto a Frignano, Luigi Leonardo a Pietramelara. Angelo Brancaccio a Orta d'Atella. Eugenio Di Santo a  Sant'Arpino, Giuseppe Delle Curti a San Nicola La Strada.  Inoltre spicca il vicepresidente della giunta provinciale Giampaolo Dello Vicario che è pure consigliere comunale di Aversa. Ci scusiamo se non li abbiamo citati tutti. Tornando a De Luca. Uno si domanda: ma perchè il doppio incarico? Per influenzare il collegio elettorale: «Il sindaco adotta il piano regolatore e poi da assessore o consigliere provinciale ne vota la sua definitiva approvazione. Controllato e controllore». L'ineffabile Enzo De Luca, poi, ha visto approvare nella sua Salerno il progetto della metropolitana. La metro a Salerno, occhio. Insinuano che abbia contribuito a sbloccarla l'intervento di un sottosegretario: De Luca Enzo.... di Francesco Specchia

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