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Said Mechaquat doveva essere in galera, ha sgozzato Stefano. Il giudice: "Perché era libero", orrore italiano

di Giulio Bucchi domenica 7 aprile 2019

2' di lettura

"Chiedo scusa alla famiglia di Stefano Leo". Il presidente della Corte d'Appello di Torino, Edoardo Barrelli Innocenti, non si nasconde e spiega a cos'è dovuto il mancato arresto di Said Mechaquat, il marocchino che ha sgozzato ai Murazzi il 34enne dopo averlo scelto "a caso" perché "italiano, sorridente e felice". Said doveva essere in galera, ma per una inspiegabile mancanza della giustizia italiana era ancora a piede libero.  Leggi anche: "Said mente, lo sgozzamento è un rito". La psicologa e la verità horror sull'omicidio dei Murazzi "Se e quando verrà un ispettore" del Ministero della Giustizia, ha spiegato in conferenza stampa Barrelli Innocenti, "venga a vedere in che condizioni siamo: non possiamo farcela da soli, il sistema è malato e bisogna impegnarsi tutti a migliorarlo". "Siamo qui prima ancora che magistrati e giornalisti come esseri umani e credetemi che in questo momento il mio pensiero va ai parenti della vittima, nei cui confronti sento di dover partecipare al dolore e al cordoglio per quello che è avvenuto. Ho un figlio anche io, fosse successa una cosa del genere anche io sarei mortificato", ha detto commosso il giudice, dando la colpa per l'accaduto alla carenza di personale in Tribunale: "A proposito della cancelleria della II Sezione, per vari motivi c'era una situazione già più pesante che nelle altre, sono stati spostati dei cancellieri e dei funzionari, ma quella era una Sezione che aveva un funzionamento massimo, potevano arrivare a 100 sentenze al mese. Ma quando c'è stato un impulso a produrre di più, nei procedimenti penali, e siamo arrivati a 200, una cosa è riversare su una Cancelleria di 7-8 persone, si riversa una mole di lavoro raddoppiata". "Capisco che è difficile, però quando si scrive è tutta colpa della magistratura... prendetevela con noi, sono qui a metterci la faccia, ma andate a scavare, a guardare cosa c'è dietro, guardiamo perché. È solo colpa nostra? Noi ce la mettiamo tutta, ma queste cose non devono succedere: per quanto ci riguarda noi ce la metteremo tutta perché cose del genere non capitino più".

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