"La scuola degli orrori". Così è stato definito l'asilo nido di San Giorgio su Legnano. Ora per la direttrice della struttura è arrivato il momento di fare i conti con gli investigatori che la accusano di maltrattamenti sui minori. Tamara Taverna non si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Ha risposto alle domande del gip milanese Alessandro Santangelo. Nonostante le prove a suo carico siano tante e circostanziate. Prove per le quali lo stesso gip dell’interrogatorio di garanzia, non più tardi di venerdì 10 maggio ha disposto nei confronti della Taverna gli arresti domiciliari per maltrattamenti plurimi e aggravati. I militari avrebbero infatti accertato sia un atteggiamento insofferente e irascibile della donna nei confronti dei piccoli, che con tono di voce severo utilizzava un linguaggio volgare, ingiurioso e minaccioso arrivando anche alle bestemmie, sia un comportamento violento. In più occasioni avrebbe percosso i bimbi con schiaffi, spintoni e strattoni, impedendo loro di parlare fino a chiudergli la bocca con il nastro adesivo. Eppure lei sul suo profilo facebook scriveva messaggi rassicuranti. Poco prima di essere fermata affermava in un post su facebook: "Asilo baby Village, un luogo di crescita per i piccoli coccolati e tanto amati. Un bambino è un universo di emozioni quindi nido/famiglia venite". Infine un post che dopo i fatti suona beffardo: "Nella vita un sorriso dato con educazione è la chiave per essere cortesi con il prossimo".