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Yara, Bossetti e la moglie erano in crisi

Nessun contatto telefonico tra i coniugi nei sedici giorni a cavallo dell'omicidio di Brembate
di Matteo Legnani domenica 28 settembre 2014

1' di lettura

Altro che "rapporto idilliaco", come quello che lei descrisse in una intervista al settimanale "Gente". Tra Marita Comi e il marito Massimo Bossetti, in carcere con l'accusa di aver ucciso e seviziato la tredicenne Yara Gambirasio, le cose non andavano affatto bene, in quei giorni del novembre 2010 in cui la ragazza scomparve all'uscita della palestra di Brembate. A rivelarlo è "La stampa" che riporta i risultati dell'indagine condotta dai carabinieri del Ris sui tabulati telefonici dei coniugi Bossetti. Indagine dalla quale risulta che per ben sedici giorni (i dieci precedenti il 26 novembre, giorno in cui Yara scomparve, e i sei successivi) Marita Comi e Massimo Bossetti non ebbero alcun contatto telefonico (sms inclusi) nè sulle utenze fisse nè su quelle cellulari. In un periodo nel quale, tra l'altro, la madre della Comi Adelina Bolis subì un ricovero ospedaliero di sei giorni. Una cosa piuttosto inusuale, quella dell'assenza completa di contatti telefonici tra i coniugi, alla quale gli investigatori attribuiscono notevvole importanza, perchè viene inquadrata in un contesto familiare complesso, difficile.

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