Via i giocattoli, via la Madonnina. Hanno portato via tutto dalla tomba di Mirko Mocci, il bambino di due anni e mezzo ucciso nel 2012 dal patrigno. La lapide, che si trova nel cimitero di Sant'Antioco, è stata profanata, riporta Tgcom. "Sono scomparsi i doni che gli avevamo fatto il giorno del suo ultimo compleanno - raccontano i familiari - non di gran valore ma per noi immenso per quello che rappresentano". Hanno rubato anche una piccola Cinquecento con cui Mirko giocava, un ricordo dei suoi giorni felici. Che vergogna: "Capita di sentire di furti in cimitero, ma i giochi di un bimbo non si rubano, nessuno doveva permettersi di toccarli". Mirko Mocci era stato strangolato nella sua casa il 15 marzo 2012 mentre la madre Daniela Sulas, di 22 anni, era stata ferita a colpi di martello alla testa. Il suo compagno Igor Garau, trentenne, era stato poi trovato impiccato a un albero. Era ossessionato dall'idea di perdere Daniela che aveva deciso di lasciarlo per tornare a vivere con il padre di Mirko.