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Courmayeur, un'altra franaChiuso il traforo del Monte Bianco

di Lucia Esposito domenica 27 aprile 2014

2' di lettura

Un'altra frana a Courmayer. La montagna continua a franare, l'ultimo crollo si è verificato la domenica di Pasqua. Duemila metri cubi sono venuti giù lungo il versante nord-ovest del Mont de La Saxe, di fronte alla frazione La Palud di Courmayeur, quello interessato da un frana di grandi dimensioni che minaccia la frazione ed ha costretto il sindaco Fabrizia Derrat ad evacuare l’8 aprile 80 persone. La polizia stradale ha chiuso il traforo del Monte Bianco per una ventina di minuti. Il sindaco di Corumayeur ha spiegato che la frana è un "fenomeno naturale, che comporta la gestione di un'attività complessa per limitare i disagi. Il fatto che nessuno possa essere coinvolto, dal momento che la zona interessata dal crollo è stata da tempo evacuata, ci permette di attendere questo evento con assoluta tranquillità». Dopo la caduta di oggi, che si è verificata nella stessa area dove giovedì si staccò il «naso», una formazione rocciosa di circa 5.000 metri cubi, il sindaco, l’assessore al territorio Federica Cortese e un geologo hanno sorvolato l’intera zona a bordo di un elicottero. Nei prossimi giorni è previsto l'arrivo in Valle d'Aosta del capo della protezione civile Franco Gabriellil che incontrerà i vertici della Regione. Nei prossimi giorni si prevede che nuovi blocchi di pietra e terra potrebbero venire giù.  La frana, che è iniziata nel 2009, è monitorata da allora e da gennaio è stato dichiarato lo stato d’emergenza con la disposizione di un finanziamento di 8 milioni di euro per interventi di protezioni civile tra cui il vallo di protezione. Ma dall’8 aprile lo smottamento ha accelerato la sua corsa a valle e di conseguenza la necessità di mantenere in sicurezza la zona; la situazione è monitorata costantemente dalla sala operativa della Protezione civile, i cui esperti sperano la frana venga giù il prima possibile per ripristinare la sicurezza dal costone. Al momento il problema principale è comunque l’eventuale effetto-diga che si potrebbe creare perchè ai piedi del monte scorre la Dora di Ferret e le pietre rischiano di bloccare il flusso dell’acqua.

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