Il delitto di Garlasco, l'omicidio di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto 2007 nella villetta di via Pascoli, torna al centro delle cronache con nuove indagini della Procura di Pavia che puntano su Andrea Sempio, amico del fratello della vittima Marco, indagato per concorso in omicidio. Tra gli elementi chiave emerge una macchia di sangue rinvenuta sotto la cornetta del telefono fisso di casa Poggi. Questa traccia, una goccia obliqua e con inclinazione di circa 19 gradi, suggerisce che Chiara abbia alzato la cornetta per chiedere aiuto – tra i numeri memorizzati c'era quello della stazione dei carabinieri di Garlasco – prima di essere colpita. L'assassino l'avrebbe poi rimessa a posto, lasciando il sangue intrappolato.
A supporto, la Bloodstain Pattern Analysis (BPA) condotta dai RIS di Cagliari nel 2025 contraddice la ricostruzione del 2007 (dai RIS di Parma), che vedeva l'aggressione iniziare nell'ingresso. La nuova perizia ipotizza una dinamica invertita: una lite forse scoppiata in cucina, il primo colpo vicino al telefono mentre Chiara era in piedi con la cornetta in mano, ulteriori colpi mentre cadeva, un tentativo di fuga verso l'ingresso e l'epilogo con la vittima trascinata e scaraventata nelle scale della cantina.
Gli inquirenti ritengono di aver individuato un movente, legato a un possibile legame tra Sempio e Chiara (nonostante lui neghi frequentazioni oltre i saluti), che resta riservato ma potrebbe diventare centrale per una richiesta di rinvio a giudizio prevista all'inizio 2026.Altri indizi: DNA compatibile con la linea maschile Sempio sotto le unghie della vittima, impronta 33 sul muro attribuita all'indagato, telefonate sospette e foto inedite di Sempio sul luogo del delitto. L'incidente probatorio si chiude il 18 dicembre 2025, con Alberto Stasi ancora condannato in via definitiva. Il caso divide l'Italia tra chi vede una svolta e chi dubita delle nuove prove.