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Siete schiavi della masturbazione?Potute pure dire addio al sesso...

La Società italiana di andrologia: "Il soggetto si abitua a fare tutto da solo". Tra i nostri connazionale 8 milioni di habituè dei siti hard
di Sebastiano Solano venerdì 31 maggio 2013

2' di lettura

Adolescenti malati di sesso online. Il 25% dei giovani tra i 14 e i 16 anni passa troppo tempo collegato a siti porno, col rischio di sviluppare disfunzioni sessuali. Le più frequenti: eiaculazione precoce e diminuzione del desiderio. I dati, elaborati dalla Società italiana di andrologia medica e medicina della sessualità (Siams), sono stati presentati a Vitorchiano dall’Istituto progetto uomo in occasione del Festival dei saperi educativi che si è appena concluso, e dimostrano che passare more ed ore davanti ad immagini porno può causare patologie come la dipendenza dal sesso e mla pornodipendenza. Dipendenza da sesso - Dalla ricerca emerge che dal 2005 ad oggi il numero degli habituè di siti porno è quasi raddoppiato: da 5 a 8 milioni in Italia. Di questi, il 10% è costituito da minorenni. "La dipendenza da sesso non è un fenomeno nuovo - spiega lo psicologo e pseudoterapeuta Stefano Bovero - si tratta di un comportamento caratterizzato da un desiderio sessuale anomalo che coinvolge l'attività del pensiero a tal punto da interferire seriamente con le normali attività quotidiane, e persino da non consentire più di perseguire altri scopi nella vita. Oggi questo disturbo è stato inserito tra le nuove dipendenze in quanto ha considerevolmente aumentato la sua, ancorchè sottovalutata e drammatica, incidenza sociale.  La pornodipendenza - La pornodipendenza invece - continua Bovero - appare come una particolare estensione autoerotica dello stesso aspetto compulsivo". Passare troppo tempo davanti ad immagini erotiche inoltre può provocare una diminuzione del desiderio sessuale. "Il calo del desiderio è dovuto al fatto che la pornodipendenza abitua il soggetto a fare tutto da solo - spiega lo specialista - e lo disabitua a contesti affettivi reali eliminando la corrente di tenerezza: la pratica esasperata dell’autoerotizzazione mediata dalla pornografia favorisce il calo del piacere e del desiderio erotico verso un autentico oggetto d’amore. L’eiaculazione precoce - conclude Bovero - obbedisce alla stessa logica, risolvendo in fretta l’incapacità relazionale del soggetto le cui risorse neurologiche vengono progressivamente consumate, modificando la chimica cerebrale"

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