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Garlasco, "spariti intonaco e fascette": crolla la nuova inchiesta?

martedì 17 giugno 2025

2' di lettura

Emergono prime indiscrezioni sull'incidente probatorio ancora in corso negli uffici della questura di Milano. Stando a quanto riferito dall'Adnkronos non c'è traccia dell'involucro contenente l'intonaco grattato dal muro della villetta di via Pascoli a Garlasco dove il 13 agosto 2007 è stata uccisa Chiara Poggi. Il reperto, la cui assenza è stata confermata da una fonte, poteva dare più certezze sull'impronta che la procura di Pavia attribuisce ad Andrea Sempio, nuovo indagato.

L'impronta, trovata sulla parete destra della scala vicino al corpo senza vita della ventiseienne, era stata repertata e analizzata dai carabinieri del Ris di Parma già nel 2007 ed era risultata negativa all'Obti test, il metodo tutt'oggi più efficace per rilevare la presenza di sangue umano. Ma ecco che l'assenza dell'intonaco rende impossibile fare approfondimenti, oltre a quelli fotografici.

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Le novità non finiscono qui. All'apertura di uno degli scatoloni contenente i reperti sull'omicidio, non ci sarebbero fascette para-adesive ma impronte su fogli di acetato. Un altro ostacolo per le nuove indagini. Le impronte che ci si aspettava di trovare su 35 para-adesivi, infatti, - tra cui la 'traccia 10' trovata nella parte interna della porta d'ingresso e non attribuita dai consulenti della procura di Pavia né a Sempio, né a Stasi - si scopre oggi che sono state catturate dal Ris di Parma, quasi 18 anni fa, su fogli trasparenti di acetilato che potrebbero essere meno conservativi. Dubbi sulla conservazione dei reperti erano già stati espressi dal consulente della famiglia della vittima. Per Dario Radaelli, è "oggettivo avere dei dubbi" sulla conservazione dei reperti al centro dell'incidente probatorio sul delitto di Garlasco. Questo perché, ha detto al suo arrivo in questura per l'atto istruttorio, "pare che questi reperti siano stati conservati a temperatura ambiente, però li vedremo". In ogni caso, questa doppia sparizione, rischia di essere un duro colpo alla nuova inchiesta, quella che mira verso Andrea Sempio.

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