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Marò, Maria Giovanna Maglie: "Candidiamoli per non farli tornare in India"

di Giulio Bucchi domenica 23 dicembre 2012

2' di lettura

  di Maria Giovanna Maglie Tornare in India il 10 gennaio  ora che finalmente li lasciano andare, sia pur per quindici giorni e a caro prezzo? Massimiliano Latorre e Salvatore Girone hanno dato la loro parola di italiani e bene hanno fatto, ma  l’Italia non è tenuta a lasciarli tornare, al contrario sarebbe tenuta a farli restare qui e a giudicarli qui. Meglio, Latorre e Girone  dovrebbero essere candidati ed eletti nel prossimo Parlamento, se in qualche partito oltre alla consueta bramosia di occupazione posti è sopravvissuto un barlume di buon senso. Una buona notizia è una buona notizia, soprattutto se arriva dopo dieci mesi di batoste, umiliazioni, accuse infamanti, detenzione, rinvii su rinvii sempre più pretestuosi;  se all’arroganza  e prepotenza insopportabili del governo indiano si sono  mischiate confusione e debolezza micidiali del governo italiano, indifferenza e distrazione disgustose del Parlamento e della società. Tornano a casa per quindici giorni  i due fucilieri di marina incappati in una vicenda tremenda mentre erano in servizio antipirateria su una petroliera italiana. Accusati di due omicidi che probabilmente non hanno nemmeno commesso, dei quali dovrebbero per legge internazionale rispondere ed essere giudicati in patria, sono stati catturati con l’inganno, trattenuti in spregio alla legislazione militare, a quella antipirateria. Dunque una bella notizia è una bella notizia, ma quindici giorni sono niente rispetto al danno e alla beffa sopportati, e piuttosto che grande entusiasmo e sfoggio di video messaggi il governo e il presidente della Repubblica meglio farebbero a tacere. Per la licenza natalizia viene pagata anche  una garanzia finanziaria di 60 milioni di rupie, pari a oltre 826 mila euro, insomma una cauzione degna di Al Capone e suo cugino, non due militari in servizio, due galantuomini, due persone di dignità esemplare.  Leggi l'articolo integrale di Maria Giovanna Maglie su Libero in edicola oggi, venerdì 21 dicembre    

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