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Moby Prince: 21 anni fa la tragedia, 140 morti ma ancora nessun colpevole (3)

Cronaca
domenica 15 aprile 2012

2' di lettura

(Adnkronos) - Il 5 febbraio 1999 la III Sezione della Corte d'Appello di Firenze dichiara di ''non doversi procedere nei confronti del Rolla in ordine ai reati ascrittigli perche' estinti per intervenuta prescrizione''. I giudici di Firenze aggiungono tuttavia in sentenza che ''non si puo' non rilevare, che l'inchiesta sommaria della Capitaneria, che per alcuni versi e' la piu' importante perche' interviene nell'immediatezza del fatto ed e' in qualche modo in grado di indirizzare i successivi accertamenti e di influire sulle stesse indagini penali, puo' essere condotta da alcuni dei possibili responsabili del disastro''. Nel novembre 1997, alcuni parlamentari proposero una nuova commissione parlamentare d'inchiesta. Contemporaneamente al processo principale, nell'allora Pretura vennero giudicate due posizioni stralciate: quella del nostromo Ciro Di Lauro, che si autoaccuso' della manomissione, sulla carcassa del traghetto, di un pezzo del timone, e quella del tecnico alle manutenzioni di Navarma, Pasquale D'Orsi, chiamato in causa da Di Lauro. I due erano accusati di frode processuale, per aver modificato le condizioni del luogo del delitto, ovvero per aver orientato diversamente la leva del timone in sala macchine da manuale ad automatico, nel tentativo di addossare l'intera responsabilita' al comando del Moby Prince. Nel corso di una udienza, Ciro Di Lauro confesso' di aver manomesso il timone. Ma il pretore di Livorno assolse entrambi gli imputati per ''difetto di punibilita'''. Il pretore di Livorno, pur concordando con il pm sulle responsabilita' degli imputati, non ritiene punibili gli stessi, poiche' pure essendo accertata la manomissione, quest'ultima non ha tratto in inganno i periti saliti succesivamente a bordo e quindi, seppur deprecabile, non e' punibile penalmente. La sentenza verra' confermata sia dal processo di appello sia in Cassazione. (segue)

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