Attacco

Coronavirus, la lettera dei familiari delle vittime che accusa il governo: "Non siete capaci neanche di copiare"

Luca Fusco, presidente del Comitato Noi denunceremo composto dai familiari delle vittime del Covid, ha scritto una lettera che inchioda alle proprie responsabilità il governo sull'emergeza coronavirus. "La Lombardia è caduta. L'Italia è caduta. Ma si poteva evitare; se non completamente ma in gran misura l'attacco del virus poteva essere in qualche modo contenuto. La mancanza di programmazione, sollecitata da organismi internazionali e dall'Europa stessa anni prima dell'emergenza, ha lasciato del tutto indifferente il nostro Ministero della Salute, e a cascata tutti gli apparati concorrenti, che non si sono minimamente preoccupati di costruire ed applicare, con esercitazioni e test, piani pandemici di difesa", scrive Fusco sul Giornale.

 

 

Fusco entra poi nei dettagli tecnici: "Sarebbe bastato leggere i protocolli pandemici applicati da paesi confinanti, la Svizzera, oltretutto redatti in lingua italiana e sostituendo la parola cantoni con la parola regioni. Neppure di copiare sono stati capaci. E abbiamo contati i morti. Abbiamo la massima fiducia nelle autorità inquirenti che porteranno alla luce le profonde mancanze e le incapacità evidenti, porteranno alla luce la 'banalità del male'. Noi continueremo la nostra battaglia per tutti coloro che non la possono più combattere", sentenzia il presidente Fusco.