Tra le infinite teorie che negli anni si sono inseguite sul Garlasco, ecco che nelle ultime ore se n’è aggiunta una nuova: quella di Lino Banfi. L’attore, ospite del podcast Sette vite condotto da Hoara Borselli, ha voluto dire la sua su uno dei casi di cronaca nera più discussi degli ultimi decenni, tornando sull’omicidio di Chiara Poggi e sugli sviluppi più recenti dell’inchiesta che punta ad Andrea Sempio.
Il delitto risale all’agosto del 2007: Chiara Poggi viene uccisa nella sua abitazione di Garlasco e, dopo un lungo iter giudiziario, Alberto Stasi viene condannato in via definitiva. Negli ultimi mesi, però, è finito nel registro degli indagati proprio Sempio. E insomma, nuovi dubbi e nuove ipotesi.
Ed è in questo contesto che si inserisce il punto di vista di Banfi, che nel corso dell'intervista ha spiegato di seguire con interesse i programmi dedicati alla cronaca nera. Proprio questa attenzione costante lo ha spinto a formulare una riflessione personale sull’omicidio di Garlasco e sui possibili responsabili.
"Mi piacciono le trasmissioni che seguono l'attualità, con vicende che alimentano discussioni. Il caso di Garlasco mi appassiona, devo dire una cosa", premette Banfi. "Io sono convintissimo sempre più che o c'entra questo nuovo che hanno trovato, Sempio, o quello che da anni è in carcere, Stasi. Ammettiamo che siano colpevoli entrambi, sto facendo un'ipotesi assurda", precisa.
Il ragionamento dell’attore prosegue poi soffermandosi sulla dinamica dell’aggressione e sulla natura della violenza su Chiara. Secondo Banfi, alcuni dettagli porterebbero a ipotizzare una responsabilità femminile, una lettura personale che si aggiunge alle tante interpretazioni già circolate negli anni. "Però, io credo che chi ha dato qualche botta terribile con qualche oggetto è una donna. Quella violenza... quando una donna odia un'altra donna, diventa una bestia irrefrenabile. Quelle secondo me sono botte di una donna", conclude Lino Banfi, sparigliando ulteriormente, aggiungendo l'ultima teoria su un mistero infinito.