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Coronavirus, otto regioni pronte a cambiare colore. Allarme per Calabria, Puglia e Sardegna: per l'Iss sono a "rischio alto"

Sta per cambiare nuovamente la mappa cromatica dell’Italia: nelle prossime ore il ministro Roberto Speranza firmerà l’ordinanza che sancirà i nuovi “colori” per otto regioni. Campania, Val d’Aosta e Toscana non dovrebbero essere più rosse ma arancioni (come in precedenza Calabria, Lombardia e Piemonte), mentre Emilia Romagna, Friuli, Marche, Puglia e Umbra dovrebbero scendere da arancioni a gialle. L’unica a restare rossa dovrebbe essere l’Abruzzo, che è entrata in tale zona per ultima. Per Lombardia e Piemonte, invece, ci sarà da aspettare: potrebbero diventare zona gialla solo tra una settimana.

Intanto il report dell’Istituto superiore di sanità sul monitoraggio settimanale ha classificato a “rischio alto” Calabria, Puglia e Sardegna: per quest’ultima si tratta di una scelta a “titolo precauzionale” in quanto “non valutabile in modo attendibile per completezza dei dati”. Per quanto riguarda invece Emilia Romagna, Marche, Molise, Veneto e provincia autonoma di Trento - che in un primo momento erano state immaginate a rischio alto - per ora sono classificate a rischio moderato di trasmissione come altre undici regioni. L’Iss ha però segnalato che queste cinque hanno una “probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l’attuale trasmissibilità”. 

 

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Il suggerimento che arriva dalla cabina di regia per queste regioni è di “valutare attentamente l’opportunità di adottare misure, anche a livello sub-regionale, di mitigazione previste per il proprio livello di rischio”. Inoltre l’Iss ha reso noto che a livello nazionale l’indice Rt è sceso a 0,91: “Stiamo osservando una riduzione generale del rischio complessivo, con la maggior parte delle regioni e province autonome a rischio moderato e per la prima volta, dopo sette settimane, due a rischio basso (Basilicata e Campania)”.